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Zanoni e Bigon (PD): “Condannato l’automobilista che inseguì quattro lupi ‘per scannarli’. Confermate le nostre tesi, grazie all’Enpa per l’impegno”

Venezia, 1 luglio 2021

“Inseguire dei lupi per chilometri con temperature sotto lo zero, costringendoli a un grande sforzo per scappare e mettendo in serio pericolo la loro vita, ripetendo di volerli ‘scannare’, è un comportamento assolutamente ingiustificabile oltre che un reato; stiamo parlando di una specie particolarmente protetta e patrimonio indisponibile dello Stato. Siamo perciò soddisfatti per la decisione del Tribunale di Belluno, la magistratura ha confermato le nostre tesi e ringraziamo l’Enpa per l’impegno. Avevamo anche presentato un’interrogazione in Regione, ricevendo una sostanziale non-risposta, cinque righe in cui si diceva che il responsabile era stato individuato e che tutto era coperto da segreto istruttorio”. È quanto dichiarano Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, consiglieri regionali del Partito Democratico commentando il decreto penale di condanna, reso noto solo ieri, per il protagonista dell’inseguimento di un branco di lupi a Passo Tre Croci, ripreso con il telefonino e finito sul web nel giro di poche ore, avvenuto lo scorso inverno. “La giustizia ‘fai da te’ non è mai accettabile. Per contenere i danni occorre agire sulla prevenzione, le misure ci sono e sta alle istituzioni promuoverle e incentivarle. Invece troppo spesso c’è chi strumentalizza l’esasperazione di allevatori e malgari per criminalizzare il lupo e proporre pericolose scorciatoie, come gli abbattimenti. Dimenticando che proprio il lupo è un naturale alleato per contenere gli ungulati, in particolare i cinghiali e i danni che recano alle colture”. 

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