L’eurodeputato Andrea Zanoni appoggia la manifestazione di domani a Pordenone e lo sciopero generale indetto dai sindacati CGIL-CISL-UIL. “Bisogna rivedere l’intero settore industriale europeo che prevenga delocalizzazioni selvagge come l’Elecrolux. A livello italiano bisogna rimettere mano alla legge di stabilità per avviare una vera redistribuzione del reddito a favore dei lavoratori”.
“Europa e Italia devono salvare il diritto al lavoro dei cittadini. L’Europa deve prendere misure concrete per fermare le continue delocalizzazioni selvagge, l’Italia deve attuare riforme come il rifinanziamento della cassa integrazione, il taglio delle tasse ai lavoratori e a quelle tante brave imprese che creano e mantengono occupazione”. E’ il commento dell’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni alla manifestazione di domani venerdì 15 novembre a Pordenone indetta dai sindacati CGIL, CISL e UIL.
“Per uscire una volta per tutte da questa recessione economica bisogna rimettere al centro dell’attenzione italiana ed europea il lavoro. Aiutare le banche e le grandi istituzioni finanziarie quando poi si lasciano morire piccole e medie imprese e si lascia che migliaia di lavoratori, padri e madri di famiglia, finiscano sulla strada, non è solo inutile ma è eticamente sbagliato”, afferma Zanoni.
“Quello della Electrolux rappresenta solo l’ultimo caso di delocalizzazione selvaggia spinta dall’unico interesse di proteggere i profitti a discapito del lavoro di migliaia di persone. Per questo ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea chiedendo, ancora una volta, una risposta comune per fronteggiare i rischi derivanti dalla globalizzazione e proteggere il settore industriale e manifatturiero italiano”, aggiunge l’eurodeputato, che ha chiesto anche “se a fronte di questa emergenza occupazionale annunciata, potranno essere attivati il Fondo sociale europeo e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione”.
“L’Italia, dal canto suo, deve far sentire la sua voce in Europa affinché le gestione della crisi cambi rotta e ai Paesi in difficoltà vengano concesse quelle deroghe di bilancio oggi indispensabili a ridare ossigeno a un’economia boccheggiante e a un mondo del lavoro in ginocchio. Solo così le amministrazioni regionali e locali potranno attuare quelle misure che vengono loro chieste da mesi”, conclude l’eurodeputato.
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