L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea sulla delocalizzazione in Polonia e Ungheria della svedese Electrolux. “Proteggere i lavoratori degli stabilimenti di Porcia (PN), Susegana (TV), Forlì e Solaro (MI). Ci vuole una strategia europea che disincentivi le delocalizzazioni selvagge. Valutare l’aiuto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione”
“Basta alle delocalizzazioni selvagge in Europa, il lavoro viene prima di tutto. L’Ue risponda alla paura dei 2000 lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto nei quattro stabilimenti della Electrolux. Bruxelles valuti anche di mettere a disposizione il Fondo sociale europeo e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione”. Lo chiede con un’interrogazione alla Commissione europea l’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni. “L’Europa ha bisogno di una risposta comune per fronteggiare i rischi derivanti dalla globalizzazione. A questi lavoratori e alle loro famiglie, l’Europa deve garantire il diritto all’occupazione”.
“Quello della Electrolux rappresenta l’ennesimo caso di delocalizzazione selvaggia spinta dall’unico interesse di proteggere i profitti a discapito del lavoro di migliaia di persone. Non possiamo permettere che i nostri lavoratori finiscano in mezzo ad una strada solo perché la loro azienda ha fiutato migliori affari all’est”, attacca Zanoni.
“Occorre stabilire a livello Ue norme rigorose, improntate alla difesa del proprio territorio e tessuto imprenditoriale che creino ricchezza, e disincentivare quelle imprese che delocalizzano seguendo una logica speculativa di mero e cinico profitto”, aggiunge l’eurodeputato, che chiede alla Commissione europea se “a fronte di questa emergenza occupazionale annunciata, potranno essere attivati il Fondo sociale europeo e il Fondo di adeguamento alla globalizzazione”. “Nell’eventualità che l’Electrolux non torni sui suoi passi, invito le autorità italiane a concordare immediatamente con Bruxelles eventuali interventi per proteggere le ripercussioni che la chiusura dei quattro stabilimenti italiani avrà su migliaia di famiglie”.
NOTE
Il 25 ottobre 2013 Electrolux, multinazionale svedese produttrice di elettrodomestici, ha annunciato tagli del personale per 2.000 unità, di cui 1.000 in Europa (sulle 7.500 unità attualmente impegnate). Di questi esuberi, 200 interesseranno l’Italia, dove Electrolux ha quattro stabilimenti: Porcia (PN) per le lavatrici con circa 1.200 dipendenti, Susegana (TV) per i frigoriferi (1.000 lavoratori), Forlì per i forni e i piani cottura (800 unità) e Solaro (MI) per le lavastoviglie (900 unità).
Già a partire dalle prossime settimane alcune produzioni dovrebbero essere spostate in Polonia e in Ungheria. Su tutti e 4 gli stabilimenti italiani è stata avviata un’“indagine comparata sui costi e sulla competitività” della durata di sei mesi, investigazione che rischia di risultare nella chiusura delle fabbriche indagate.
Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni