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Ue: Commissione deferisce Italia per gabbie delle galline ovaiole

Ue: Commissione deferisce Italia per gabbie delle galline ovaiole (ASCA) – Bruxelles, 25 apr – La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia europea per ”non aver attuato correttamente” la direttiva che vieta l’allevamento in batteria delle galline ovaiole, che proibisce l’uso delle cosiddette ‘gabbie non modificate’. Questo tipo di gabbia e’ ritenuto nocivo del benessere animale per via dell’elevato rapporto tra il numero di animali in gabbia e la superficie della stessa. La decisione di vietare le gabbie ‘non modificate’ e’ stata adottata nel 1999, e il nostro paese ha avuto dodici anni per assicurare una transizione morbida verso il nuovo sistema e attuare cosi’ la direttiva. Dall’1 gennaio 2012, ricorda la Commissione Ue, da direttiva tutte le galline ovaiole dovevano essere tenute in ‘gabbie modificate’, con spazio sufficiente cioe’ per fare il nido, razzolare e appollaiarsi. L’Italia pero’ ha accumulato ritardi, e il 26 gennaio scorso l’esecutivo comunitaria ha avviato il procedimento di infrazione – giunto oggi al termine dell’intero percorso – chiedendo alle autorita’ italiane di ”adottare azioni per ovviare alle carenze nell’attuazione della legislazione unionale sul benessere degli animali e, in particolare, di porre in atto il divieto di gabbie ‘non modificate’ per le galline ovaiole”. Senza successo. L’Italia, lamentano a Bruxelles, ”nonostante ripetuti solleciti della Commissione a risolvere la situazione, non hanno ottemperato adeguatamente alla pertinente normativa dell’Ue”. Da qui la decisione di deferire l’Italia. bne/sam/bra 251302 APR 13 NNNN  
 
UE: GALLINE OVAIOLE, ITALIA DEFERITA A CORTE GIUSTIZIA EUROPEA Bruxelles, 25 apr. – (Adnkronos) – La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia e la Grecia alla Corte di giustizia Ue per non aver attuato correttamente la direttiva 1999/74/CE che vieta le “gabbie non modificate” (allevamento in batteria). La decisione politica di vietare le gabbie “non modificate” e’ stata adottata nel 1999: la Grecia e l’Italia disponevano di dodici anni per assicurare una transizione morbida verso il nuovo sistema e attuare cosi’ la direttiva. La direttiva prescrive che a decorrere dal primo gennaio del 2012 tutte le galline ovaiole siano tenute in “gabbie modificate” con spazio per fare il nido, razzolare e appollaiarsi, ovvero in sistemi alternativi. La gabbie possono essere usate soltanto se offrono a ciascuna gallina una superficie pari ad almeno 750 cmq, un nido, lettiere, posatoi e dispositivi per accorciare le unghie, consentendo cosi’ alle galline di soddisfare i loro bisogni biologici e comportamentali. Il 26 gennaio scorso, la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora con cui chiedeva alla Grecia e all’Italia, assieme ad altri 11 Stati membri dell’Ue, di adottare azioni per ovviare alle carenze nell’attuazione della legislazione unionale sul benessere degli animali e, in particolare, di porre in atto il divieto di gabbie “non modificate” per le galline ovaiole. Sui 13 Stati membri che hanno ricevuto lettere di sollecito ad attuare adeguatamente tale direttiva soltanto due continuano a non essere a norma. (Nap/Ct/Adnkronos) 25-APR-13 12:11 NNNN

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