“Dopo la riforma del settore, l’organico del Corpo di Polizia Provinciale negli anni si è via via ridotto passando dalle 160 unità del 2017 alle 92
unità attuali. Eppure i compiti di vigilanza sono essenziali per garantire la sicurezza ambientale e forestale, la gestione della fauna selvatica e la tutela della biodiversità. Recentemente l'assessore regionale al Territorio aveva annunciato un tavolo di confronto permanente tecnico e politico tra Regione e Province che doveva avere come priorità quella di trovare fondi e procedere con nuove assunzioni in modo da permettere alla Polizia Provinciale di svolgere il proprio ruolo. Quali esiti ha prodotto questo tavolo?”.
A chiederlo è il consigliere regionale del PD Veneto Andrea Zanoni, attraverso un'interrogazione sottoscritta anche dai colleghi Possamai, Zottis, Bigon, Lorenzoni, Ostanel, Guarda e Baldin.
“Le minacce al territorio derivanti dal consumo indiscriminato dei terreni, dall’utilizzo eccessivo di pesticidi e insetticidi, dal bracconaggio e dalla caccia illegale, dagli sversamenti illeciti di reflui nei corsi d’acqua, dall’abbandono o interramento illecito di rifiuti pericolosi, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici che stanno causando gravi problemi di siccità, morie di pesci ed altri animali, nonché elevati rischi di incendi, impongono controlli efficienti. E questo richiede un'implementazione delle forze da mettere in campo. Agli annunci non si può fare seguire il silenzio: chiediamo dunque che la Giunta riferisca al più presto su questo punto dal quale dipende una fetta rilevante di protezione ambientale in Veneto”.