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Tutela dei minori da Tv e Internet

Il Parlamento europeo chiede un quadro legislativo più chiaro per proteggere i minori da Televisione ed Internet. Andrea Zanoni (IdV): “I nostri figli devono beneficiare solo degli aspetti positivi della Rete. Ci vuole uno sforzo europeo per debellare le insidie del Web”.

 

“Ci vuole un quadro legislativo europeo che aumenti la protezione dei minori nei confronti dei rischi digitali di televisione ed Internet, come la pedopornografia, il cyber bullismo e la violazione della privacy”. Andrea Zanoni, europdeutato IdV, accoglie con favore l’approvazione oggi a Strasburgo della relazione “sulla tutela dei minori nel mondo digitale”. “Si tratta di un mondo per certi versi ancora inesplorato e pieno di insidie per i nostri figli. L’Europa sta facendo tanto, ma ci vuole più coerenza generale e strumenti precisi per evitare che i bambini diventino vittime e non fruitori dei nuovi media”.

 

Zanoni: “Abbiamo bisogno di una direttiva quadro di orientamento per una maggiore tutela dei minori nel mondo digitale unificando la legislazione di oggi sui diritti umani, privacy, lotta contro l’abuso sessuale e servizi media audiovisivi e dell’e-commerce”.

 

L’Eurodeputato sottolinea anche l’importanza di “combattere da un lato i contenuti illeciti, come l’adescamento, la pedopornografia, la violazione della privacy, il gioco d’azzardo online, le truffe commerciali e i comportamenti che possono implicare serie conseguenze come il cyber bullismo e il sexting, e regolamentare dall’altro i contenuti inadatti all’età, come la pubblicità inappropriata, la violenza, il sesso e altri generatori di paura e di ansia”. Zanoni è del parere che “se il controllo parentale, attuato con l’ausilio di segnali standard o con l’accesso subordinato all’uso di carta di credito e PIN, si è rivelato utile per la televisione, purtroppo per Internet ci vuole qualcosa di più. Ci vuole qualcosa che non faccia cadere i nostri figli vittime della Rete ma che faccia cogliere loro solo i vantaggi di quella che chiamiamo la cittadinanza digitale, ovvero le stupende opportunità di informazione e comunicazione del mondo del web”.

 

BACKGROUND

 

Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo a larghissima maggioranza la relazione di iniziativa di Silvia Costa (italiana, S&D),“sulla tutela dei minori nel mondo digitale”.

 

Secondo dati Eurostat, i ragazzi europei convivono fino a 40 ore settimanali con la televisione e sono online 88 minuti al giorno (2 ore per i 15/16 anni), iniziando mediamente a 9 anni, ma con casi molto più precoci, che precedono l’età scolare e l’alfabetizzazione. Tra i 9 e i 16 anni, i ragazzi usano il computer per il lavoro scolastico e per giocare (100%) e anche per vedere videoclip (86%), per giocare con altri, scaricare video, musica e infine per file sharing, visita di chatroom, blog e mondi virtuali (23%).

 

Sempre secondo Eurostat, il 44% dei giovani utenti mette in risalto le opportunità positive offerte dalla rete, di cui si dichiara molto soddisfatto. Il 38% dei ragazzi nella fascia 9-12 anni e il 77% nella fascia 15-16 anni sono registrati su un social network. Nel loro profilo, il 16% si presenta con un’identità fittizia e il 27% dei 9/12enni dichiara un’età superiore a quella reale. La navigazione tende a farsi sempre più individuale, perché il 49% dei ragazzi si collega online dalla propria camera, il 33% da telefono mobile o pad digitale, l’87% da casa e il 63% da scuola. Il 50% dei ragazzi di 11-16 anni dichiara poi di esprimere se stesso più facilmente online che faccia a faccia.

 

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