“Colpiscono profondamente i dati relativi all'ambito della salute mentale nella Marca Trevigiana: da un lato con la carenza di 15 psichiatri presso l'Ulss e contemporaneamente con l'impennata, da 8 a 18 (tra 2021 e 2022) di pazienti psichiatrici che commettono reati. Siamo al paradosso di un sistema che a fronte dell'aggravamento del problema riduce la sua capacità di fronteggiarlo”.
A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, a margine di un convegno sul tema tenutosi alla presenza del ministro della Giustizia.
“Da tempo, con le colleghe Bigon, Zottis e Luisetto, componenti della Commissione Sanità, denunciamo e chiediamo che la Regione assuma un numero elevato di operatori e psichiatri, in modo che possano prendere in carico i casi di disagio che si stanno moltiplicando, a partire dai più giovani. Altrimenti questi pazienti verranno irrimediabilmente lasciati a loro stessi, con conseguenze talvolta drammatiche come gli omicidi ci dimostrano. E col risultato che da patologie curabili si passerà alla cronicità da affrontare tramite psichiatri che però sono sparuti. Il Veneto è drammaticamente la penultima Regione per investimento in salute mentale. Bisogna cambiare rotta”.