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Tonno rosso, Zanoni denuncia in Europa la pesca di frodo siciliana

L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea per denunciare la pesca di frodo di tonno rosso e pesce spada e la prassi di nascondere il pescato in mare per qualche giorno. “Oltre che danneggiare gli stock ittici di questa specie già in via d’estinzione, viene immesso sul mercato del pesce pericoloso per i consumatori. In Sicilia è boom di  intossicazioni alimentari

 

L’Unione europea contrasti in maniera più rigorosa la pesca di frodo del tonno e del pesce spada e il pericoloso fenomeno dell’occultamento in mare del pescato al largo delle coste della Sicilia”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione alla Commissione europea. “Succede che alcuni pescatori nascondono per qualche giorno in mare alcune quantità di  pesce illegalmente pescato per sfuggire ai controlli sulla terra ferma. Questo, oltre che un reato viste le rigorose regole sulla pesca del tonno rosso, costituisce un rischio per la salute dei consumatori ai quali viene venduto questo pesce”.

 

Zanoni denuncia in Europa la prassi illegale di occultare il pesce pescato illegalmente lasciandolo immerso in mare, per esempio attaccato a improprie boe, per alcuni giorni in attesa di procedere allo sbarco e alla vendita. “La prolungata permanenza nell’acqua di mare dopo il decesso provoca la produzione nella carne del pesce dell’istamina, una sostanza velenosa che può provocare anche shock anafilattico in chi la assuma – spiega l’eurodeputato – L’istamina è inclusa, infatti, tra i parametri microbiologici di sicurezza alimentare dettati dal Regolamento CE 853/2004 visto che alti livelli di questa sostanza denotano la presenza di batteri tipici degli alimenti”.

 

A Palermo si sono recentemente verificati circa un centinaio di casi di intossicazione alimentare, una decina particolarmente gravi, tra chi aveva consumato del tonno rosso. Questo ha portato alla creazione di una speciale Unità di Crisi per fronteggiare l’emergenza e velocizzare la risposta diagnostica, decisa dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia su richiesta dei NAS (Nuclei antisofisticazioni e Sanità) dell’Arma dei Carabinieri e del Servizio veterinario dell’ASP (Azienda sanitaria provinciale) n. 6 di Palermo. Secondo quanto dichiarato dal Direttore ASP, il dottor Paolo Giambruno, un fenomeno di queste proporzioni non si è mai verificato in passato e i livelli di tossine analizzati nel tonno rosso consumato dai pazienti intossicati risultano essere perfettamente compatibili con la pratica dell’occultamento in mare.

 

Oltre ai rischi per gli ignari consumatori di pesce, va ricordato che il tonno rosso è una specie a rischio di estinzione visto che è spesso oggetto di pesca illegale, frequente soprattutto nelle zone di riproduzione dell’area del mar Mediterraneo”, incalza Zanoni, che ricorda come “ancora nel maggio 2012 al Parlamento europeo abbiamo approvato una relazione che chiede una maggiore tutela del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo”.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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