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Sversamenti illeciti su Canale ‘Piavesella’ (TV). Zanoni (PD): “Episodi che si ripetono da decenni. Necessario aumentare fondi Arpav per creare squadre di pronto intervento notturno”.

“Sono almeno due, se non addirittura tre decenni, che nel Canale Piavesella vengono ripetutamente, in modo illecito e doloso, sversate sostanze inquinanti. E sono state centinaia le segnalazioni fatte dai cittadini negli anni. Eppure gli episodi si ripetono sistematicamente, così come i responsabili di questi atti continuano a farla franca. Ora è il momento di introdurre misure stringenti ed efficaci per porre fine a questo fenomeno”.
 
A dirlo il consigliere regionale, Andrea Zanoni, a margine della risposta ad una sua interrogazione sottoscritta dalla collega Anna Maria Bigon.
 
“Sappiamo bene che la maggior parte dei casi di sversamento illecito si verificano nei pressi della zona industriale di Villorba e che, in generale, avvengono soprattutto di notte. Nella risposta all’interrogazione, l’assessore regionale all’Ambiente ha affermato che Arpav ha svolto tutti i rilievi del caso, in merito a quanto accaduto nel luglio 2022 e nel febbraio 2023. Ma purtroppo Bottacin, fornendo una risposta vaga, non ha detto se queste analisi siano state trasmesse alla magistratura e neppure ha rivelato se i responsabili sono stati identificati”.
 
Secondo Zanoni “vanno certamente intensificate le attività di controllo. L’assessore ha annunciato l’ausilio della videosorveglianza. Ma serve di più: è necessario aumentare le risorse da destinare ad Arpav in modo da creare una squadra di Pronto Intervento notturno. Chi infatti sversa le sostanze inquinanti sa bene che durante la notte Arpav e Polizia Locale non hanno le strutture sufficienti per scongiurare questi atti e intervenire tempestivamente per l’identificazione dei responsabili. Gesti gravissimi perché non solo generano danni ambientali ma anche per la salute umana, visto che il Piavesella viene usato per l’irrigazione di campi ed orti, con risultato che queste sostanze inquinanti possono finire sulle tavole dei veneti”.
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