“Oltre 250 intossicati in pochi giorni in Val di Zoldo: la ‘colpa’ non è dell’acqua, ma è doveroso andare fino in fondo per capire le cause di questa epidemia di gastroenterite. Mi auguro che la Regione abbia fatto le indagini necessarie e che a breve presenti i risultati”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che in merito presenterà “una interrogazione a risposta immediata, indirizzata agli Assessori regionali all’Ambiente e alla Sanità”.
“Sono a fianco del sindaco Camillo De Pellegrin – afferma l’esponente dei Democratici – affinché vengano date risposte certe agli abitanti e ai numerosi turisti presenti nella zona, dopo quanto accaduto nei giorni scorsi, con decine di persone colpite da vomito, dissenteria e febbre”.
“Ad essere contagiati – spiega in particolare Zanoni – sono stati anche alcuni ragazzi di Pieve di Soligo, ospitati nella casa vacanza parrocchiale a Pecol, e quindici componenti della ‘European Spirit of Youth Orchestra’, che hanno partecipato all’evento musicale ‘Tamburi di pace’”.
“Gli accertamenti microbiologici eseguiti dal laboratorio Arpav di Treviso su una decina di campioni – continua il vicepresidente della Commissione Ambiente – hanno escluso che l’intossicazione sia dovuta all’acqua, come ipotizzato in un primo momento, con tutti i valori che rientrano nei parametri stabiliti dalla legge. Bene aveva fatto il sindaco a vietare l’uso dell’acqua dell’acquedotto, consigliandone il consumo solo dopo la bollitura, una precauzione, questa, che per fortuna si è rivelata ‘inutile’”.
“Questa è sicuramente una buona notizia, però non è sufficiente – conclude Andrea Zanoni – occorre fare piena luce sulla vicenda e farlo in fretta, per tranquillizzare tutte le persone che si trovano in questi giorni nella valle, a maggior ragione nel momento clou della stagione turistica. Le cause del problema devono essere assolutamente individuate dalle autorità competenti”.