“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione all’unanimità in commissione Cultura del bando che finalmente, dopo dieci anni, rifinanzia la legge veneta del 2010 in materia di promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’antifascismo, della resistenza e dei correlati eventi accaduti in Veneto dal 1943 al 1948. Uno sblocco che su mia proposta e del gruppo Pd trova concretezza e offre nuovo respiro delle associazioni che si occupano di resistenza”. Lo dice il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che aggiunge: “Sono risorse utili a realizzare iniziative di associazioni e Comuni: eventi, musei, archivi storici, attività con le scuole, libri e riviste, ricerche, restauri di cimeli, saggi storici, video, opuscoli, sistemi interattivi. Tutte attività che in questo modo rivitalizzeranno una diffusione culturale che ha come obiettivo quello di far comprendere cosa significhi dover vivere in una dittatura che impedisce il riconoscimento dei diritti civili come quelli fondamentali della libertà e della giustizia. Ancora più significativo è che tutto questo avvenga nel centenario dell’assassino di Giacomo Matteotti”.
Interviene anche la capogruppo Pd, Vanessa Camani: “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto oggi. Un segnale importante di attenzione ai valori dell’antifascismo. Siamo rimasti però increduli di fronte all’uscita dall’aula di commissione dei consiglieri Razzolini e Pavanetto di Fratelli d’Italia al momento del voto. Non conosciamo le ragioni di questo fatto, ma a noi non appare una casualità: purtroppo il patrimonio è l’eredità della Resistenza sembra non appartenere al partito di Meloni”.