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Qualità dell’aria, Bruxelles spenga i roghi dell’Epifania

L’eurodeputato Andrea Zanoni chiede alla Commissione di evitare future violazione delle Direttive Ue Aria e Rifiuti come accaduto quest’anno con le centinaia di roghi dell’Epifania in Veneto e Friuli Venezia Giulia. “Amministrazioni irresponsabili di fronte all’avvelenamento dei polmoni dei cittadini. Vediamo se l’anno prossimo, sotto la minaccia di sanzioni, verranno ancora accesi i fuochi

 

Quali iniziative intende intraprendere la Commissione europea per reagire alle violazioni della direttiva “Aria” e della direttiva “Rifiuti” da parte dei roghi dell’Epifania in varie località del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia?”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con un’interrogazione parlamentare. “Il caso dei Panevin autorizzati e anzi incentivati a Treviso, come in altre parti del Nord Est italiano, rappresenta un esempio scandaloso di come certe amministrazioni non hanno assolutamente capito la gravità del problema dell’inquinamento dell’aria”.

 

A fronte del limite di 50 µg/mc stabilito dalla direttiva “Aria” 2008/50/CE, il 6 gennaio 2013 nei principali capoluoghi di provincia del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (dati dell’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto, ARPAV) sono stati registrati eccezionali valori medi di PM10: Venezia 313 µg/mc (microgrammi per metro cubo), Treviso 273 µg/mc con picco a 679 µg/mc, Rovigo 228 µg/mc, Padova 172 µg/mc, Verona 166 µg/mc Vicenza 148 µg/mc (dati ARPA Friuli Venezia Giulia) e Pordenone 144 µg/mc.

 

Oltre alle polveri, non solo PM10 ma anche PM2,5, questi falò liberano nell’aria pericolose quantità di diossina nonché altre sostanze inquinanti a causa della combustione di ingenti quantità di tralci di vite trattati con pesticidi e della grave abitudine di approfittare di tali fuochi per smaltire illecitamente ogni genere di rifiuto – spiega Zanoni – Gli Enti locali continuano a dimostrarsi benevolenti nei confronti di questa anacronistica e pericolosa tradizione visto che questo fenomeno non è stato ancora adeguatamente regolamentato e non sono stati predisposti puntuali controlli, nonostante le crescenti e diffusissime lamentele dei cittadini costretti a proteggersi dai fumi chiudendosi nelle proprie abitazioni”.

 

L’Eurodeputato ricorda che “la continua violazione della direttiva “Aria” da parte dell’Italia, che ha portato alla recente condanna dell’Italia stessa da parte della Corte di Giustizia UE il 19/12/2012”.

Visto il disinteresse che certe amministrazioni venete e friulane dimostrano da anni mentre i polmoni dei loro cittadini vengono avvelenati, ho deciso di rivolgermi a Bruxelles. Vediamo se l’anno prossimo, con la minaccia di sanzioni comunitarie, avranno l’incoscienza di accendere di nuovo i dannosissimi roghi dell’Epifania”, conclude Zanoni.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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