A Colbertaldo (TV), i cittadini che stavano assistendo alla messa celebrata all’aperto sono stati investiti dalla pioggia di pesticidi irrorati da un elicottero. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni ha affermato: «Qui qualcuno continua a scherzare col fuoco anzi, peggio ancora, con la salute dei residenti. La Regione Veneto ascolti i cittadini che chiedono di tutelare la loro salute e di rispettare il loro territorio»
Martedì 6 maggio 2014, nella frazione di Colbertaldo nel comune di Vidor (TV), i partecipanti alla funzione religiosa, celebrata all’esterno della chiesa parrocchiale, sono stati investiti da nebulizzazioni per il trattamento fitosanitario dei vigneti irrorate con un mezzo aereo.
Il parroco, Monsignor Antonio Moretto, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere al Governatore del Veneto Luca Zaia esprimendo la preoccupazione dei cittadini per le possibili ricadute sulla loro salute derivanti da una pratica portata avanti in deroga nonostante il divieto imposto dall’Unione Europea.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, candidato al Parlamento europeo nelle liste del Partito Democratico per le elezioni del 25 maggio, membro della Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo e relatore della nuova Direttiva di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ha affermato: «Qui qualcuno continua a scherzare col fuoco, peggio ancora con la salute dei residenti. Esiste un espresso divieto imposto dall’articolo 9, paragrafo 1 della Direttiva 2009/128/CE riguardo all’irrorazione di pesticidi mediante mezzi aerei che concede deroghe in casi eccezionali, ad esempio se non ci sono alternative praticabili rispetto all’uso degli elicotteri oppure se ci sono evidenti vantaggi per la salute umana e l’ambiente rispetto all’applicazione di pesticidi da terra. Queste fattispecie, nelle zone della provincia di Treviso ogni anno innaffiate da veleni, non ricorrono. Esprimo piena solidarietà a Monsignor Antonio Moretto e ai suoi parrocchiani. Come possono la Regione e il suo Presidente Luca Zaia continuare a rimanere sordi di fronte alle ormai assordanti richieste dei cittadini di mettere la salute prima di ogni interesse economico?»
BACKGROUND
L’8 marzo 2012, l’eurodeputato Zanoni aveva presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare l’indiscriminato utilizzo dell’elicottero per irrorare di pesticidi i vigneti del prosecco nella Marca trevigiana e chiedere un intervento della Ue per tutelare la salute dei cittadini.
Il 26 aprile 2012 la Commissione aveva risposto sottolineando che l’articolo 9 della Direttiva 2009/128/CE prevede il “divieto dell’irrorazione aerea con la possibilità di eventuali deroghe in condizioni estremamente limitate e controllate. La Direttiva è pienamente applicabile a decorrere dal 14 dicembre 2011”. La deroga è permessa, ad esempio, se non ci sono alternative praticabili rispetto all’uso degli elicotteri oppure se ci sono evidenti vantaggi per la salute umana e l’ambiente rispetto all’applicazione di pesticidi da terra.
Il 27 maggio 2013, Zanoni ha incontrato a Farra di Soligo i responsabili del WWF locale (FOTO e VIDEO) L’eurodeputato si è recato di persona a vedere il ristorante che era stato irrorato pochi giorni prima da un elicottero impegnato nel trattamento dei vigneti.
Il 20 agosto 2013, l’eurodeputato ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare la possibile violazione della Direttiva 2009/128/CE, cioè la deroga al divieto d’irrorazione di pesticidi mediante mezzi aerei in provincia di Treviso. Il 23 settembre 2013, il Commissario Ue alla Protezione dei Consumatori Tonio Borg ha fatto sapere che “la Commissione contatterà formalmente le competenti autorità italiane al fine di ottenere maggiori informazioni circa le autorizzazioni concesse per l’irrorazione aerea” dei pesticidi nelle colline del prosecco in provincia di Treviso”.
Già a novembre 2011, Zanoni aveva portato la questione dell’uso dei pesticidi all’attenzione dell’Europa, chiedendo a Catherine Geslain-Lanéelle, Direttrice esecutiva dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di Parma (EFSA) in commissione Ambiente al Parlamento europeo quali fossero le misure che si sarebbero adottate per contrastare l’utilizzo indiscriminato di pesticidi tossici e nocivi nel trattamento dei vigneti delle colline del trevigiano, a due passi dalle case dei cittadini (VIDEO).
Nel 2010, quando Zanoni era consigliere provinciale a Treviso, aveva presentato un’interrogazione alla Provincia per chiedere di segnalare i vigneti trattati indicando le precauzioni da adottare, informare la popolazione, promuovere l’utilizzo di metodi biologici nel trattamento dei vigneti del prosecco, effettuare analisi del sangue e delle urine di un campione di residenti nelle aree coltivate a vigneto, identificare le aree sensibili come scuole, asili, abitazioni, regolamentare con precise distanze di sicurezza l’impianto di nuovi vigneti, effettuare studi epidemiologici in riferimento alle patologie tumorali, monitorare le falde acquifere della zona per ricercare eventuali residui dei pesticidi e analizzare a campione i vini al fine di individuare l’eventuale presenza di pesticidi (VIDEO).
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