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Piano Faunistico Venatorio. Zanoni (PD): “Da Corte Costituzionale arriva smacco per la Regione. Soldi pubblici spesi per una inutile guerra di religione”.

“La decisione della Corte Costituzionale, con il deposito della sentenza, è inequivocabile e segna uno smacco per chi attorno al Piano Faunistico Venatorio, a partire dal presidente del Consiglio regionale, ha voluto fare una guerra di religione contro il Tar”.
 
Il commento è del consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, in riferimento alla “vicenda che per mesi ha visto la Regione impegnata in un braccio di ferro che trova origine dal Piano faunistico-venatorio e dalla volontà della Giunta Zaia di agire in spregio delle leggi. Il ‘casus belli’ della concessione ai cacciatori di pianura di avere accesso alla riserva alpina di Rivoli Veronese è emblematico di questa arroganza. Infatti, la Giunta e la maggioranza avevano voluto varare il Piano attraverso una legge, malgrado una sentenza della corte Costituzionale, la 139 del 2017, abbia stabilito che si dovesse procedere con un atto amministrativo”.
 
“Ora la Corte ha stabilito che spettava allo Stato, attaverso il Tar, cassare il Piano a seguito dei ricorsi dei Comuni di Rivoli e Caprino Veronese. Ribadendo che 'vengano mantenute, nel territorio del Comune di Rivoli Veronese, le speciali forme di tutela dall’esercizio dell’attività venatoria previste per le Zone Faunistiche Alpine' e che 'vengano mantenute, nei territori del Comune di Caprino Veronese e del Comune di Rivoli Veronese, le speciali forme di tutela dall’esercizio dell’attività venatoria previste per le Zone Faunistiche Alpine'.
 
Zanoni conclude: “Resta la gravità di questa guerra di religione fatta con soldi pubblici e malgrado fosse evidente che la Regione era dalla parte del torto”.
 
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