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Onu, riscaldamento globale clima è colpa dell’Uomo

STOCCOLMA – Il riscaldamento globale del clima terrestre è colpa dell’Uomo: lo ha stabilito l’atteso rapporto del Comitato intergovernativo sul cambiamento climatico, istituito dall’Onu, presentato stamani a Stoccolma. La temperatura media della Terra dovrebbe aumentare da 0,3 a 4,8 gradi centigradi entro il 2100 secondo gli esperti che rivedono al rialzo l’aumento del livello del mare, da 26 a 82 centimetri entro il 2100. 
 
Temperature fino +4,8 gradi entro 2100 La temperatura media della Terra dovrebbe aumentare da 0,3 a 4,8 gradi centigradi entro il 2100. Lo indica il nuovo rapporto dell’Ippc (il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici) approvato oggi a Stoccolma. Gli esperti rivedono al rialzo l’aumento del livello del mare, da 26 a 82 centimetri entro il 2100. 
 
Più del 20% di CO2 rispetto a 1958 “La concentrazione di biossido di carbonio (CO2) nell’atmosfera è cresciuta di più del 20% rispetto al 1958 e di circa il 40% dal 1750”. Lo afferma Sandro Fuzzi, ‘review editor’ del Sommario del quinto rapporto sui cambiamenti climatici dell’Ipcc. Fuzzi, che ha contribuito al volume assieme ad altri due ricercatori del Cnr, aggiunge che “è probabile al 95-100% che le attività antropiche, uso dei combustibili fossili e deforestazione, abbiano causato più della metà dell’aumento di temperatura osservato, che a sua volta ha causato il riscaldamento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci, l’acidificazione degli oceani, l’innalzamento dei mari e l’intensificarsi di alcuni fenomeni estremi nella seconda metà del 20 secolo”. “Le emissioni di gas serra stanno causando cambiamenti climatici in tutte le aree del pianeta, anche se non in misura uniforme, molti dei quali persisteranno per secoli – spiega Fuzzi – Per arginare questo circolo vizioso occorrono urgenti e importanti riduzioni delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra”. 
 
Dieci anni del XXI secolo i più caldi da 1850 “Ciascuno degli ultimi tre decenni è stato più caldo dei precedenti e il primo decennio del XXI secolo è stato il più caldo dal 1850. Dall’inizio del XX secolo la temperatura media del pianeta è cresciuta di 0,89 gradi, mentre il livello del mare è cresciuto in media di 19 centimetri”. Lo spiega la ricercatrice dell’Isac-Cnr Maria Cristina Facchini, uno dei lead author del volume dell’Ipcc aggiungendo che “i ghiacciai dell’intero pianeta stanno perdendo massa e la copertura di ghiaccio dell’Artide sta diminuendo”. “Il nuovo rapporto conferma le tendenze sui cambiamenti climatici in atto, in particolare l’aumento della temperatura dell’atmosfera e degli oceani, l’incremento del livello del mare e la diminuzione dell’estensione e del volume del ghiaccio terrestre riscontrati sin dal 1950. Molti di questi fenomeni non hanno precedenti su una scala temporale che va dalle decine di anni ai millenni” conclude Facchini.

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