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Mandiamo a casa il Porcellum!

Unmilioneduecentodiecimilaquattrocentosessantasei firme. Gli italiani si riappropriano di uno dei diritti alla base di ogni democrazia, quello di scegliere i propri rappresentanti. 1.210.466 di firme per cancellare quella che il suo stesso creatore, Roberto Calderoli, ha definito “una porcata”…pazzesca aggiungerei io. Un risultato importantissimo non solo per il quesito referendario in questione, ma anche per la vitalità partecipativa che gli italiani hanno dimostrando. Per la quarta volta in pochi mesi gli italiani hanno rialzato la testa per ricordare a questo governo semi autoritario che di “sovrano” in Italia c’è solo il suo popolo.
In attesa del via libera della Cassazione che arriverà entro il 10 dicembre 2011 e del passaggio alla Corte costituzionale che valuterà l’ammissibilità del referendum, l’Italia tutta può festeggiare per l’importantissimo passo fatto verso una nuova democrazia. L’impressione è quasi quella di svegliarsi da un incubo ventennale, dove un manipolo di golpisti ha cercato di piegare un intero Paese ai suoi interessi, senza guardare in faccia nessuno. Sono d’accordo con Andrea Morrone, presidente del comitato referendario, quando parla di “miracolo popolare e grande contributo da parte degli italiani alle istituzioni”. Tornare alle preferenze, dove sono gli elettori a scegliere chi dovrà rappresentarli (diritto di scelta), è una prerogativa fondamentale di ogni democrazia, dove i candidati devono guadagnarsi le preferenze con il proprio lavoro e la propria credibilità, come ho fatto io rimboccandomi le maniche in campagna elettorale. Oggi sono i segretari nazionali di partito, secondo chissà quale criterio, a scegliere chi ci deve rappresentare, trasformando così il Parlamento italiano in un’accozzaglia di nominati.

Personalmente voglio ringraziare tutte le persone che come me si sono impegnare in questa raccolta firme, giorno dopo giorno, per la strada e nelle piazze. Grazie a tutti. Ci rivediamo il giorno del referendum!

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