Venezia, 9 febbraio 2022
“Spiace che un presidente della Regione liquidi con una battuta l’affossamento della legge sul divieto di bottigliette in plastica per l’acqua negli uffici pubblici. Se Zaia pensa che gli erogatori alla spina non siano igienicamente sicuri lo dimostri scientificamente. Lo sa che in Veneto ci sono centinaia di distributori regolarmente in funzione, anche in Comuni amministrati dalla Lega?”. Il consigliere del Partito Democratico Veneto Andrea Zanoni replica così alle esternazioni del presidente della Regione che ha di fatto approvato ‘a distanza’ la modifica alla legge che approderà domani in Seconda commissione. “Le sue affermazioni sono davvero una pietra tombale sul divieto di plastica, altro che ‘il Consiglio è sovrano’! Visto il ruolo, Zaia dovrebbe puntare a trovare il giusto equilibrio tra prevenzione sanitaria e tutela dell’ambiente. La sua marcia indietro è clamorosa, un voltafaccia nei confronti dei ragazzi del Fridays for Future e di tutti coloro che sono preoccupati per le sorti della nostra terra. Le isole di plastica galleggianti negli oceani, la microplastica ingerita dai pesci che poi arrivano sulle nostre tavole, quella affiorante in ogni fosso del Veneto: qui sì che sarebbe il caso di dire ‘no xe proprio so mare’. È però curioso – evidenzia Zanoni – come sia stato Zaia a firmare la legge contro le bottigliette di plastica il 14 aprile del 2020, due mesi dopo i primi casi di Covid. Difficile quindi credere che a fargli cambiare opinione sia stata la pandemia. Magari le ragioni sono le stesse che hanno spinto il collega Michieletto di Scorzè a presentare questo progetto di legge e nella cui relazione, infatti, la questione sanitaria non viene mai citata”.