ANDREA

ZANONI

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“Incazzati neri” contro il carbone!

Treviso, 19-02-2012

Passare dal petrolio al carbone e’ come passare dalla padella alla brace.
Non solo cosi’ facendo non risolveremo niente in termini di emissioni ed inquinamento, ma dimostreremo di non aver capito cosa non va davvero nel ciclo produttivo moderno e nell’abuso delle fonti fossili di energia. La mossa di molte multinazionali e amministrazioni politiche di incentivare questo “sporco” passaggio dimostra miopia e bassezza di intenti, insomma il profitto prima di tutto e subito, alle conseguenze ci penseremo un giorno, o meglio, ci pensera’ chi verra’ dopo di noi.
«Siamo incazzati neri. Neri come il carbone, la fonte di energia più vecchia e sporca che c’è». Sono d’accordo con il promotori dell’iniziativa “Fermiamo il carbone”, perche’ nel 2012 parlare ancora di questa fonte di energia è primordiale e assurdo. Sono d’accordo con loro perche’ ritengo che le rinnovabili siano il vero futuro. Sono d’accordo con loro perche’ volgio dare il mio contributo affinche i nostri figli possano vivere in un mondo piu’ pulito, e i miei nipoti non debbano pagare le consguenze delle mie scelte.

Purtroppo alcune multinazionali e alcune amministrazioni locali ritengono ancora che il carbone sia la soluzione piu’ conveniente. Non si tratta della maggioranza, come dimostrano le belle realta’ che in Italia incentivano rinnovabili come l’eolico e il solare, ma purtroppo fanno sentire i loro effetti. Un caso su tutti è costitutito dall’assurdita’ di voler riconvertire la centrale di Porto Tolle a carbone, ma in modo “pulito”, dicono. Ebbene io credo che il carbone “pulito” non esista, ma che si tratti solo di un gioco di parole, di un artifizio per ingannare la popolazione e fare solo gli interessi di qualcuno, che ha davvero poco a cuore l’ambiente e la salute dei cittadini.

Per questo motivo ho portato la questione in Europa, con un’interrogazione parlamentare e parlandone direttamente alla Commissaria Ue al Clima Connie Hedegaard. A Rovigo non possiamo permetterci un altro scempio ambientale. Cosi’ come non possiamo permetterlo a Rossano Calabro, a Vado Ligure, a Porto Torres o a Saline Joniche. Purtroppo in Italia abbiamo gia’ 13 centrali a carbone, 13 mostri che ogni giorno riversano nell’aria tonnellate di tonnellate di componenti inquinanti. Non possiamo permetterce altre. Anzi. Un Paese moderno e all’avanguardia dovrebbe rivedere la sua produzione energetica in modo sostenibile, e con questo intendo anche una razionalizzazione dei consumi.

In Europa stiamo facendo molto per proteggere l’ambiente. In Commissione Ambiente al Parlamento europeo lavoriamo su importantissimi dossier che parlano di ambiente, mari, combustibili, qualita’ dell’aria e tanto altro. Non possiamo permetterci che la crisi economica ci distolga dalle altre priorita’, come salvaguardare l’ambiente e le citta’ in cui viviamo.

Appoggio con entusiasmo l’iniziativa delle associazioni che hanno creato un portale per dire No al carbone. In Europa potranno sempre contare su di me. No al carbone! Si all’Ambiente!

Andrea Zanoni

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