La presa di posizione è del consigliere Andrea Zanoni (PD), vice presidente della Commissione Ambiente, che commenta così la DGR del 30 dicembre 2015 (pubblicata sul BUR di venerdì scorso 15 gennaio), con la quale viene anticipata la chiusura della caccia alla Cesena. La decisione è stata presa dopo che lo scorso 23 dicembre le Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Puglia, Lombardia e Umbria, erano state diffidate dal Governo Renzi a provvedere entro 15 giorni ad adottare i necessari provvedimenti di modifica dei calendari venatori con la chiusura della caccia al 20 gennaio 2016 anziché al 31 gennaio, per le specie Tordo bottaccio, Beccaccia e Cesena.
“L'intervento del governo – spiega ancora l’esponente democratico – si è reso necessario per evitare che il limite al 31 gennaio facesse coincidere la stagione della caccia di una o più delle specie indicate con il periodo prenuziale o di riproduzione, determinando così una violazione della Direttiva UE “Uccelli” e andando ad aggravare la posizione dell'Italia rispetto all'eventuale chiusura negativa della procedura di pre infrazione Eu-Pilot 6955/2014. Detta procedura era stata avviata dalla Commissione europea nel 2014 grazie ad una serie di interrogazioni che presentai denunciando le irregolarità dei calendari venatori regionali italiani”.
“Speriamo – conclude Zanoni – che con questa chiusura anticipata della caccia si riducano le pretese del mondo venatorio più estremista, evidentemente non più rappresentato efficacemente in Consiglio regionale, e si inizi un percorso che veda la nostra Regione maggiormente attenta alla tutela della fauna selvatica, nel pieno rispetto delle normative europee e nazionali”.