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Ca Roman (VE), la Regione Veneto valuti l’impatto ambientale del progetto edilizio

Il Commissario Ue all’Ambiente risponde all’eurodeputato Andrea Zanoni sul progetto edilizio di Ca Roman. La Regione Veneto deve eseguirne lo screening (il controllo). Zanoni: “Valutare bene le ricadute ambientali. Un simile progetto sull’isola di Pellestrina sarebbe da evitare

 

“La Commissione europea è stata informata che l’autorità competente, la Regione Veneto, a seguito di una richiesta di approvazione presentata dal promotore del progetto, sta considerando la necessità di screening per il Piano di Recupero ex colonia di Cà Roman. La conferma della decisione da parte della Regione Veneto è attesa a breve”. Lo fa sapere il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik in risposta all’interrogazione presentata da Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, che aveva chiesto a Bruxelles di fermare i lavori del piano urbanistico nell’isola di Pellestrina perché sprovvisti di Valutazione Ambientale Strategica VAS.

 

Adesso tocca alla Regione Veneto effettuare un controllo rigoroso sull’impatto ambientale di questo progetto edilizio, controllo, che se sarà effettuato come si deve, sono sicuro porterà alla sua immediata bocciatura – attacca Zanoni – E questo perché si tratta di un’area adiacente ad un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e ad una Zona a Protezione Speciale (ZPS), zone facenti parte la laguna di Venezia”.

 

L’eurodeputato aveva denunciato a Bruxelles il piano urbanistico consistente in nuovi interventi edilizi, tra cui la costruzione di ben 42 ville bifamiliari, approvato dal Comune di Venezia il 31 maggio 2012 sprovvisto di Valutazione Ambientale Strategica VAS ma solo con una Valutazione di Incidenza Ambientale VINCA. “Una situazione che ha scatenato la levata di scudi del Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste del Lido CAAL che, a ragione, si sono rivolte al Ministero dell’Ambiente italiano – scriveva Zanoni – Lo stesso Ministero ha poi sottolineando l’obbligatorietà della VAS evidenziando una possibile procedura d’infrazione comunitaria ed invitato il comune di Venezia a fornire chiarimenti a riguardo”. Sempre il Ministero aveva aggiunto che la norma di legge regionale invocata dall’amministrazione comunale a sostegno della non necessità di sottoporre il piano a VAS era stata nel frattempo impugnata dal Governo in quanto ritenuta contrastante con la disciplina nazionale.

La Direttiva VAS 2001/42/CE parla chiaro: per interventi di questo tipo una valutazione ambientale strategica è fondamentale per appurare che un determinato progetto previsto all’interno di una determinata pianificazione non costituisca un danno irreparabile all’ambiente, specie in una zona di pregio naturale come quella della Laguna di Venezia”, aggiunge l’eurodeputato.

 

Adesso anche l’Europa ha chiarito che la Regione Veneto deve dare una risposta ed assumersi la responsabilità di questo progetto di fronte a tutti i cittadini che sono intervenuti per fermare questa cementificazione in un’area di elevato pregio ambientale”, conclude Zanoni.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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