Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente (candidato alle elezioni regionali con Italia dei Valori) interviene sul progetto della Pedemontana Veneta: Ho ricevuto un accorato appello dai comitati che sono sorti in merito al progetto della Pedemontana veneta. In particolare, mi è stato segnalato che i cittadini del comune di Volpago del Montello contestano il progetto della superstrada perché prevista in rilievo, addirittura con otto metri di altezza, non in trincea o in tunnel come in quasi tutto il restante tragitto previsto nei comuni coinvolti. Credo che il buon senso imponga ad amministratori ed enti di ascoltare le istanze e le proposte dei cittadini che chiedono l’esecuzione dell’intero tracciato in trincea. Il tracciato sopraelevato può tornare utile solo ai cavatori, dato che per realizzarlo servirebbe molta più ghiaia e successivamente sarebbe più facile realizzare opere di collegamento utili ai camion di ghiaia in partenza da Volpago del Montello per ogni dove con il loro prezioso carico. Sono inoltre convinto che il tracciato della pedemontana, soprattutto nella parte sopraelevata, vada contro gli obiettivi della Legge 9 gennaio 2006 n. 14, di ratifica della Convenzione europea sul paesaggio, che si prefigge di promuovere la salvaguardia del paesaggio. Credo che vadano accolte le istanze di tutti i cittadini, trevigiani e vicentini, relative alla superstrada, affinché non siano sempre loro a pagare le conseguenze di un’opera altamente impattante sul territorio e concepita per essere utile al transito dei mezzi pesanti su lunga percorrenza e inutile per il deflusso del traffico locale. Sono solidale con i cittadini di Volpago del Montello, che recentemente ho avuto modo di incontrare anche in merito alla realizzazione dell’elettrodotto Scorzè – Volpago e alla sottostazione locale da 60.000 metri quadri, cittadini già pesantemente penalizzati dall’elettrodotto Sandrigo – Udine e dalle varie cave di ghiaia