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Ampliamento aeroporto Canova (TV), l’Ue indaga

Il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik risponde a Zanoni: L’Ue sta valutando la legalità dell’ampliamento del Catullo e di altri aeroporti italiani. Zanoni: “Simili lavori devono seguire alla lettera le procedure di autorizzazione ambientale”  

“In base a denunce sulle presunte violazioni sistematiche sia della direttiva VAS che della direttiva VIA in relazione all’ampliamento di diversi aeroporti italiani, tra cui le modifiche dell’aeroporto di Treviso, la Commissione ha lanciato un’indagine pilota attualmente in corso”. Questa è la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo. “La Commissione sta valutando le informazioni che le autorità italiane hanno trasmesso nel settembre 2012 e adotterà le misure del caso qualora dovessero emergere prove di una violazione della direttiva VIA”.

Zanoni: “Il progetto di ampliamento del Canova potrebbe violare le Direttive Ue 85/337/CEE, 97/11/CE e 2001/42/CE. Questo perché non sembra rispettato l’iter standard di compatibilità ambientale previsto per lavori di questa portata che incidono direttamente sull’ambiente e la salute dei cittadini.  Purtroppo ci troviamo di fronte a un probabile ennesimo caso di scavalcamento delle leggi comunitarie e di calpestamento dei diritti dei cittadini veneti. Stesso discorso vale per i lavori si ampliamento dell’aeroporto Catullo di Verona”.

BACKGROUND

Per il progetto di ampliamento del Canova (Incremento Fruitivo dell’Aeroporto Civile di Treviso: Piano di controllo e riduzione degli impatti) era stata chiesta la compatibilità ambientale il 6 dicembre 2002. Dopo il “Parere interlocutorio negativo” del Ministero dell’Ambiente, le autorità competenti avrebbero dovuto presentare una nuova VIA entro tre mesi, cosa che non è stata fatta. Le società di gestione dell’aeroporto, SAVE spa e AERTRE Spa, a partire dal 2007 hanno realizzato lo stesso interventi di ampliamento. ENAC ha successivamente autorizzato un nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale senza sottoporlo alla VIA realizzando, tra il 5 giungo e il 5 dicembre 2011, ulteriori lavori di potenziamento e di ampliamento dello scalo. Queste opere sono state eseguite grazie a un documento del Ministero dell’Ambiente del 5/05/2011 che ha concesso un “Parere favorevole all’esclusione della procedura VIA”, atto portato in giudizio al TAR del Veneto dal “Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Treviso”, e da Italia Nostra “Per quanto riguarda la VIA, già in passato il Consiglio di Stato ha considerato illegittimo suddividere un progetto al fine di evitare tale procedura” aggiunge Zanoni.

Lo scorso febbraio Zanoni ha anche presentato un’interrogazione alla Commissione europea sui lavori di ampliamento dell’aeroporto Catullo di Verona. Zanoni aveva chiesto alla Commissione europea di riaprire la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI in modo da obbligare le autorità italiane a predisporre una Perizia Asseverata su quanto realizzato all’Aeroporto di Verona, almeno a partire dal 14.03.1999. Nell’aprile successivo, la Commissione europea aveva risposto che “se dall’esame della denuncia presentata emergessero elementi a conferma di un’effettiva violazione del diritto Ue in materia, la Commissione non esiterà a prendere le misure appropriate”

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