Ambiente – Zanoni: “Sui Pfas nell’acqua una raffica di ricorsi, le aziende coinvolte rispettino i limiti”

“Anziché andare avanti a colpi di ricorsi, Miteni e Arica rispettino limiti e regole”. Il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, vicepresidente della commissione Ambiente, interviene sul caso delle acque contaminate da Pfas in provincia di Vicenza dopo che le aziende chiamate in causa si sono rivolte al Tar, al presidente della Repubblica e al Tribunale superiore delle Acque pubbliche. “Già oggi è in calendario la richiesta di sospensiva della Arica contro Palazzo Balbi: in base al decreto originario aveva tempo fino al 30 giugno 2020 per adeguare la presenza di Pfas nei suoi scarichi ai valori limite, validi per le acque potabili, ma il ministero dell’Ambiente ha imposto un percorso più restrittivo chiedendo un adeguamento immediato” spiega in una nota il consigliere Zanoni. “È una vera e propria raffica di ricorsi – sottolinea ancora l’esponente del Pd – C’è quello straordinario della Miteni al capo dello Stato, un altro di Arica al Tribunale superiore delle Acque pubbliche con udienza già fissata per il 16 novembre, un altro al Tar Veneto della International Chemical Investors dello scorso 10 ottobre, con sospensiva non ancora fissata, e ancora Miteni che si è rivolta sempre al Tribunale delle Acque pubbliche, causa civile con udienza in programma il 15 marzo. Un comportamento che trovo scandaloso: spero che la Regione e i ministeri abbiano la meglio. L’accanimento dei ricorrenti è a mio avviso inopportuno e ingiustificato, considerato che le disposizioni impugnate sono anche di manica larga”.