Arv) Venezia 19 lug. 2018 – “Visto che ‘Il favoloso mondo di Amélie’ è un film ormai un po’ datato, propongo un sequel, ‘Il favoloso mondo di Bottacin’. Il nuovo portale regionale dedicato all’ambiente, magnificato dall’assessore, brilla infatti per omissioni. Basta guardare la sezione ‘Gestione emergenze’: davvero il solo problema ambientale, oltre alla calamità naturali, è quello dei Pfas?”. L’attacco è del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, che mette nel mirino il nuovo portale regionale www.venetoambientenews.it.
“Anche sui Pfas – sottolinea il Vicepresidente della commissione Ambiente – le lacune non mancano: è un inquinamento apocalittico, da record in Italia per la vastità dell’area e dei Comuni interessati, così come numero di cittadini contaminati. Eppure sul sito non troviamo nemmeno una mappa dell’area contaminata. E, ovviamente, la Regione ne esce benissimo: nessun accenno ai ritardi con cui si è mossa, permettendo indirettamente l’aggravarsi della situazione. Non c’è alcun dato sul consumo di suolo che vede il Veneto maglia nera in Italia per ettari consumati nel 2017, quadro che non è destinato a migliorare con una legge assolutamente insufficiente. Siamo la regione che distrugge più suolo e biodiversità in Italia. E ancora non troviamo traccia sull’emergenza legata ai continui roghi nei centri di trattamento dei rifiuti, come se le nubi tossiche provocate dagli incendi fossero prive di effetti sull’ambiente e sulla salute”.
“Ma l’elenco è lunghissimo – continua Zanoni – la Pianura Padana è una camera a gas a causa delle polveri sottili, siamo una delle quattro regioni più inquinate d’Europa e la risposta della Giunta è stato un Piano per il risanamento dell’aria assolutamente inefficace con misure considerate assolutamente insufficienti anche dalla Commissione Europea. L’Italia è stata condannata nel 2012 per violazione sulla qualità dell’aria anche per colpa del Veneto e dal 2014 è nuovamente sotto procedura di infrazione col rischio di dover pagare sanzioni miliardarie dato che è stata deferita alla Corte di Giustizia lo scorso 17 maggio. E questa non sarebbe un’emergenza? C’è poi la contaminazione di fiumi e falde, certificata dai monitoraggi dell’Ispra, a causa dell’uso di pesticidi, le cui vendite continuano ad aumentare, o ancora, l’inquinamento delle acque da metalli pesanti e sostanze varie come il mercurio e tetracloroetilene”.
“Il Veneto – conclude Zanoni – è quasi tutto un’emergenza ambientale anche per le scelte politiche di questa Giunta. Un portale del genere sarebbe utile se contenesse davvero informazioni sulla situazione ambientale della nostra regione, anziché essere una vetrina peraltro poco addobbata”.