Ambiente – Zanoni (PD): “Grave la bocciatura della nostra mozione sui rifiuti: la maggioranza sottovaluta il problema, nonostante le decine di incendi e i casi di smaltimento illecito”

“In Veneto ogni anno ci sono decine e decine di incendi, per non citare i casi di smaltimento illecito dei rifiuti, ma evidentemente per la Giunta e i consiglieri che la sostengono, è tutto normale. È grave la sottovalutazione di questo fenomeno”. A dirlo è il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni dopo la bocciatura da parte della maggioranza a trazione leghista della mozione per ‘Monitorare la gestione e il trattamento dei rifiuti in Veneto per prevenire attività illecite’, nonostante il voto favorevole di Pd e Cinque Stelle.

“La strafottenza in aula dell’assessore Bottacin, il relativo invito a denunciare eventuali reati e il continuo minimizzare sono fuori luogo. Il report della Commissione bicamerale sulle Ecomafie parla chiaro: ‘Di norma, il fenomeno tipico del Veneto è quello di un’impresa, regolarmente autorizzata, la quale, in violazione delle autorizzazioni dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), normalmente concesse per la gestione di particolari rifiuti non pericolosi, adotta viceversa una serie di comportamenti devianti rispetto alla struttura normativa e alle prescrizioni fissate in sede amministrativa. Accade, cioè, che l’impresa riceva rifiuti, anche pericolosi, comunque, non compresi nel codice Cer (il Catalogo Europeo dei Rifiuti) per cui è stata autorizzata e provveda alla loro successiva miscelazione con i rifiuti per cui è autorizzata, come si è verificato in pressoché tutti i casi di gestione illecita di rifiuti sottoposti all’esame della Commissione di inchiesta’”.

“Quando chiediamo di svolgere una reale attività di controllo e monitoraggio – ribadisce Zanoni – lo facciamo con cognizione di causa, poiché Arpav ha la qualifica per accertare e denunciare le attività illecite. Non vengano a raccontarci che in Veneto le leggi sui rifiuti vengono sempre rispettate, il fenomeno dello smaltimento illecito è evidente. E per evitare che questi fenomeni proseguano, è indispensabile che ci sia una reale volontà istituzionale di contrastarli”.

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