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Abbattimento alberi e uccisione piccoli nei nidi – Zanoni e Bigon (PD): ottenuto dalla Giunta l’avvio di un importante protocollo per scongiurare danni alla fauna selvatica in periodo di nidificazione

“Dalla risposta a una nostra interrogazione riguardante il recente caso di San Giovanni Lupatoto (VR), dove l'abbattimento di 82 alberi ha provocato la morte di pulcini e la distruzione dei nidi, la Giunta regionale annuncia che si farà carico di elaborare un protocollo tecnico contenente indicazioni sulle buone pratiche da intraprendere per la salvaguardia della fauna selvatica, da indirizzare alle Amministrazioni comunali e agli enti pubblici coinvolti. Ci sembra una notizia molto positiva, vista l'ignoranza profonda delle leggi, anche di carattere penale, e di totale insensibilità verso la natura e il mondo animale dimostrata da troppi enti pubblici”. A dirlo i Consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni Anna Maria Bigon, in relazione ai “Troppi casi di interventi di abbattimento o potatura degli alberi che vengono eseguiti da amministrazioni comunali e Consorzi in spregio di ogni norma di tutela della fauna selvatica, senza rispettare le fasi di nidificazione. La Direttiva Uccelli dell’UE e le norme statali e regionali di recepimento prevedono il divieto di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova, oltre che di disturbarli deliberatamente, in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza”.

Zanoni ricorda anche la vicenda accaduta nei mesi scorsi “A Treviso, nella ex discarica di via Orsenigo, con la distruzione di un’area boscata piena di nidi e piccoli nati in un’area protetta dal piano faunistico venatorio. Ogni anno, nella stagione primaverile si ripete ovunque questo scempio: migliaia di nidi distrutti e centri di recupero pieni di quei pochi piccoli che fortunatamente in piccola percentuale riescono ad essere salvati”.

E in conclusione sempre Zanoni denuncia “Una nota negativa: la Giunta non dice se si costituirà parte civile nei processi. È sempre doveroso rimarcare che l'articolo 544 bis del Codice Penale stabilisce che ‘Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni’. E visto che a San Giovanni Lupatoto c'è stata la denuncia di una cittadina che aveva segnalato lo scempio, più un esposto della LAV – Sezione di Verona, sarebbe cosa istituzionalmente corretta e saggia che la Regione si schierasse dalla parte della legalità e della tutela degli animali”.

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