Dall’Europa arriveranno cento milioni all’Italia per sostenere progetti ambientali. Una vittoria per chi sa lavorare con concretezza all’interno delle istituzioni europee. Ecco che circa 97 dei 283 milioni di euro stanziati dal programma europeo per l’ambiente Life + arriveranno in Italia, alla faccia degli euroscettici. Si tratta di un risultato concreto, una cifra considerevole che permetterà a 47 progetti di natura ambientale attivi nel nostro paese di contare anche su fondi europei.
Dal riciclo dei rifiuti alla protezione di specie animali in via d’estinzione passando per un sistema in grado di monitorare, e quindi tutelare, le foreste. L’Italia ottiene dall’Europa gli strumenti concreti per riqualificare l’ambiente. È una scommessa vinta che deve dare nuova energia a chi, come noi, punta tutto sul nuovo rapporto tra uomo e ambiente. Il nostro paese è il secondo in Europa per fondi ambientali. In totale le domande presentate a Bruxelles sono state 1.468.
Chi come me lavora in prima fila per la tutela dell’ambiente, conosce bene l’importanza del progetto Life e l’importanza che le sue risorse siano utilizzate nel migliore dei modi e non, purtroppo, per progetti che con l’ambiente non c’entrano niente. Recentemente sono stati finanziati progetti di lotta ai cambiamenti climatici, di tutela dell’acqua, dell’aria, suolo, ambiente urbano, rumore, sostanze chimiche, risorse naturali e rifiuti, foreste, biodiversità, incendi boschivi e innovazione.
Certo poi il loro corretto utilizzo è responsabilità delle autorità italiane, nazionali e locali, che devono impedire che la malavita utilizzi queste importanti risorse per i loro sporchi affari. Insomma non si dica che l’Europa non pensa all’ambiente, anche perché – e lo dico per esperienza diretta – senza le normative ambientali europee Paesi come l’Italia sarebbero già ridotti in condizioni pietose. Nei miei due anni e mezzo di mandato al Parlamento europeo, come membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare, ho fatto il massimo per tutelare i diritti ambientali degli italiani. Se il 25 maggio sarò riconfermato, continuerò sulla stessa strada.
Andrea Zanoni