Il Parco Naturale della Lessinia non conosce pace, prima lo volevano rimpicciolire drasticamente, ora vogliono eliminarne l’unica guardiaparco in organico.
Con il bracconaggio dilagante e le frequenti violazioni delle norme di tutela della natura i controlli e i controllori dovrebbero essere moltiplicati, mai ridotti o eliminati come ha deliberato il 20 gennaio scorso il Consiglio Direttivo dell’Ente parco.
In tutte le occasioni politici di ogni livello e di ogni istituzione si riempiono la bocca di parole in difesa dell’ambiente, per la sostenibilità ambientale, per la tutela della natura ma poi nel chiuso del palazzo deliberano contro tutto cio’.
Cosa ci si può aspettare da un Consiglio Direttivo come questo del Parco della Lessinia, voluto dalla Giunta Zaia, che non ha mai dimostrato passione per questa splendida area naturale?
In Veneto, con una pagella spaventosa in tema di obiettivi di tutela della biodiversità di cui all’Agenda 2030 ONU sulla sostenibilità, la Regione dovrebbe invece aumentare le tutele dei parchi non diminuirle.
Dopo aver ricevuto questa notizia in Consiglio regionale mi sono mobilitato subito e con i colleghi Bigon, Guarda, Lorenzoni, Baldin e Ostanel; abbiamo interrogato l’assessore competente per bloccare questo vile tentativo.
Dobbiamo difendere in ogni modo possibile le tutele di questi angoli di paradiso, scampati al cemento e alla caccia, da questi vergognosi ed inaccettabili attacchi.
Andrea Zanoni
