ANDREA

ZANONI

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Turismo sostenibile e rispetto dell’ambiente per uscire dalla crisi

Pubblico un estratto di una relazione sul turismo di un cittadino, l’amico Professor Luciano Baruzzi, che mi ha scritto a proposito del mio sopralluogo sul percorso dell’Autostrada Valdastico Nord, l’ennesimo scempio ambientale nel mio Veneto. Condivido appieno le sue parole e il suo invito affinché le autorità italiane facciano il possibile per incentivare il turismo della nostra bella Italia e fermare la sua cementificazione e rovina ambientale. Viviamo nel giardino d’Europa, proteggerlo e valorizzarlo fa bene a noi, all’ambiente e alla nostra economia.

Andrea Zanoni


Continua la crisi economica con proposte di vari intellettuali, parlamentari eccetera di continuare a privilegiare lo sviluppo industriale. Anche quando nacquero le Comunità Europee si scelse per l’Italia  di privilegiare lo sviluppo industriale, pur non avendo risorse del sottosuolo che potessero
permettere uno sviluppo industriale vero e proprio. D’altra parte avevamo una grande quantità di risorse riguardanti il patrimonio storico, artistico, naturale, una posizione dell’Italia al centro del Mediterraneo, una serie di fasce climatiche favorevoli ad ogni latitudine, tutti fattori che già allora potevano favorire lo sviluppo del Turismo. Già negli anni 60 all’epoca del Boom economico le entrate turistiche contribuirono a bilanciare il deficit della bilancia dei pagamenti, sarebbe stato semplice nonché intelligente già allora capire l’importanza di favorire l’ingresso in Italia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Nel 1980 fu fatta una ricerca da parte dell’UNESCO che ci ha attribuito il 60% del patrimonio artistico,storico, naturale del Mondo. Pensare che una nazione così piccola come l’Italia possa avere un patrimonio così ampio rispetto al resto del Mondo è un fatto da mettere in luce e far emergere con lo sviluppo di politiche pro turismo. […] La nascita continua di musei è un fatto importante e molto positivo, ma la problematica più grave è il fatto che spesso non si mantengano questi patrimoni come dovuto, vedasi Pompei Ercolano ecc…

Patrimonio non  solo artistico culturale ma anche naturale, e come l’artistico va protetto e tutelato.  […] Tutte queste situazioni comportino la visita di Turisti sia Italiani ma soprattutto Stranieri, che venendo nel nostro Paese portano valuta pregiata, in cementando l’economia Nazionale,ed il Lavoro. Infatti i turisti che provengono dagli Usa sono affascinati dai nostri centri storici, che noi invece maltrattiamo, perché nel loro territorio, storicamente più giovane non vi sono le immense strutture antiche che si possono vedere passeggiando per le città Italiane e nei Paesaggi Italiani. Bisogna Valorizzare questo nostro patrimonio, mantenendole in buone condizioni, e restaurandolo in continuazione, perché è il reale patrimonio del Nostro Bel Paese, come descritto verso la fine del 1800 dall’Abate Stoppani nel suo testo giusto appunto intitolati Il Bel Paese, e che tutti dovrebbero possedere, scuole, insegnati, Politici, Amministratori Pubblici, in somma proprio tutti, poiché descrive in modo ottimo l’Italia e le sue Bellezze.

Facciamo un esempio. Giungendo in Romagna, si può descrivere tutta la zona costiera come un luogo ottimo per l’incentivazione del turismo, che noi comunque siamo riusciti a rovinare con le piattaforme metanifere, e l’inquinamento.[…] Per non dimenticare le numerosi Pievi del Basso Medioevo, sparse nel Ravennate e che sono purtroppo mantenute chiuse, utilizzate esclusivamente per matrimoni e funerali. Un altro esempio della Mal Romagna è del Riminese, dove manca il depuratore e tutto va a finire in Mare. Quindi dobbiamo migliorare il nostro territorio rispettandolo, e valorizzandolo, con personale capace con la conoscenza di molteplici lingue straniere, e in grado di partecipare attivamente alle periodiche fiere del turismo che si svolgono i Italia e in Europa. Il Turismo come parte integrante del Commercio, è molto importante, soprattutto in un periodo di Recessione Economico come questo. Questo mio è una specie di appello affinché si tralascino interventi economici in attività fortemente inquinanti, che vanno a ledere il nostro patrimonio di coste, montagne, laghi , fiumi, ecc.., e valorizzare il territorio e la storicità della zona, le iniziative nate negli ultimi anni sono molte ma non ancora abbastanza, siamo ancora in una logica antica, tipica di un boom economico, consumistica priva di rispetto per l?ambiente (Art. 9 Cost.).

Inoltre bisogna mettere in luce la sparizione delle grandi associazioni ambientaliste  per cui tutto è lasciato ai comitati estemporanei che nascono per difendere un unico evento, sbagliato dei politici, ma poi trascurano tutta la cornice. Tali associazioni avevano ed hanno lo scopo di difendere tutto il patrimonio Italiano non una sola parte e ricordo un detto inglese che era riportato : “Visitate l’Italia prima che gli Italiani la distruggano”.

Come Recita la stessa Costituzione la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica ma tale patrimonio per come vanno le cose oggi, e che noi tutti possiamo notare, è per lo più lasciato a se stesso. Ricerchiamo i siti di metano senza renderci conto che la vera ricchezza è tutta intorno a noi, più volte calpestata e maltrattata.

Proff. Luciano Baruzzi

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