ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Giornata Mondiale degli Animali. In Romania arriva il primo rifugio per randagi

Ho voluto trascorrere la Giornata Mondiale degli Animali a Cernavoda, Costanza, in Romania. Sono venuto qui per l’inaugurazione di “Footprints of Joy”, il primo rifugio romeno per cani ed equini abbandonati dell’intero Paese. L’iniziativa è di Save the Dogs and other Animals, un’associazione impegnata da tanti anni sul campo per aiutare i nostri amici a quattro zampe. E in Romania, di lavoro da fare ce n’è stato e ce n’è ancora tanto.

 

Ho voluto essere presente in prima persona a questa importante inaugurazione organizzata non a caso il 4 ottobre, il giorno mondiale degli animali. Ho voluto celebrare in questo modo questa importante giornata per vedere con i miei occhi il frutto di tanto impegno e dedizione da parte dei volontari che qui lavorano con amore per il benessere dei cani randagi, ogni giorno sulla strada, ogni giorno in prima fila. Insieme a Sara Turetta di Save the Dogs, speriamo che questo rifugio diventi un modello da seguire per tutta la Romania, dove ancora oggi troppi randagi vengono maltrattati o peggio ancora barbaramente uccisi. Per questo alla cerimonia, oltre l’ambasciatore italiano in Romania, sono stati invitati i sindaci dei comuni limitrofi, affinché traggano il meglio da questo evento e, possibilmente, cerchino di replicarlo nelle proprie amministrazioni.

 

Purtroppo la situazione in Romania è particolarmente delicata come testimonia il tentativo di legge che prevedeva la soppressione sommaria dei randagi dello scorso gennaio. In quell’occasione, anche grazie alle pressioni europee di cui mi sono incaricato a Bruxelles, (interrogazione) (lettera a Commissario Ue John Dalli), la Corte Costituzionale rumena ha fermato l’iter della sua approvazione. Tuttavia, i cani randagi che subiscono maltrattamento sono ancora troppi.

 

Vuoi per scarsità di mezzi anche economici, vuoi per un’opinione pubblica non ancora completamente sensibile a questi temi, ma la situazione dei randagi in Romania resta ancora oggi precaria. Per questo mi auguro che questa bellissima iniziativa di Save the Dogs, frutto di anni di sforzi sul territorio, inneschi un processo virtuoso che renda possibile per i nostri amici a quattro zampe vivere in tranquillità in tutto il Paese, proprio come abbiamo chiesto al Parlamento europeo con l’approvazione della Dichiarazione scritta sulla gestione della popolazione canina nell’Ue il 14 ottobre 2011.

 

Qui ho incontrato molti volontari che mi hanno confermato il bisogno di una normativa europea specifica sugli animali d’affezione che renda obbligatori determinati standard di tutela in tutti i Paesi Ue. Per quanto mi riguarda, continuerò a fare il possibile affinché questa direttiva diventi un giorno realtà.

 

Purtroppo anche i volontari di Save The Dogs stanno patendo gli effetti della crisi. Il drastico calo delle donazioni minaccia pericolosamente l’attività dell’associazione, che ogni giorno sfama 600 animali (cani, gatti ed equini), ne sterilizza 200 al mese e sovvenziona il pronto soccorso e i voli per le adozioni internazionali verso l’Italia. Mi auguro che il cuore degli animalisti, e non solo, di tutta Europa sia più grande della crisi che stiamo purtroppo vivendo.

Andrea Zanoni

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