Il decreto che ha autorizzato uno scempio di alberi, anche secolari, lungo gli argini del Piave a Cimadolmo, davanti il ristorante Alla Botte, prevedeva il recupero degli alberi schiantati utile alla tenuta delle arginature e deflusso delle acque. Invece cosa è stato fatto nella realtà? Hanno eliminato alberi perfettamente sani e utili, grazie al loro apparato radicale, a tutelare proprio gli argini del Piave. Il tutto a spese del contribuente veneto dato che questi interventi ci costano 900.000 euro. Sto raccogliendo tutta la documentazione perché voglio capire chi sono i responsabili per poter poi agire di conseguenza. Ci sono decine di comuni che piantano alberi per contrastare i cambiamenti climatici mentre qui vengono eliminati dei monumenti della natura. Andrea Zanoni
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