ANDREA

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Earth Hour 2013, un’ora per salvare la Terra

Possibile che l’Ora della Terra sia una sola? SI, almeno durante un’ora questo weekend, per precisione oggi sabato 23 marzo alle 20.30, il mondo intero si spegne: monumenti, case, uffici, città resteranno al buio per testimoniare l’impegno di cittadini, governi e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico e per uno stile di vita sostenibile. In Europa ci stiamo provando ad invertire la rotta, con la strategia EU2020 e la Road map 2050 che vuole spingere tutti i Paesi membri a ridurre le loro emissioni di Co2 (-90 per cento rispetto ai valori del 1990 entro il 2050) e con esse la loro impronta sul pianeta. Si tratta di un percorso non facile, ma noi siamo convinti dell’importanza di percorrerlo fino alla fine.

L’Ora della Terra 2013, giunta quest’anno alla sua settima edizione, è il movimento globale WWF nato per dimostrare che l’impegno e la passione di ognuno di noi può ispirare chi ci circonda e far nascere un grande cambiamento nel mondo. Si tratta di qualcosa di molto più importante di un’azione simbolica visto che l’obiettivo resta intraprendere azioni reali, grandi e piccole che possano, passo dopo passo, cambiare il Pianeta sul quale viviamo.

L’anno scorso, alla sua sesta edizione, le città coinvolte sono state più di 7000 in 152 Paesi del mondo, oltre 2 miliardi i partecipanti, 154 le imprese e più di 4.64 milioni le visualizzazioni sul canale www.youtube/earthhour. Solo in Italia hanno partecipato ben 400 città. Ecco che durante 60 minuti abbiamo la possibilità di fare un piccolo gesto che può contribuire a cambiare la rotta del mondo intero verso una destinazione più sostenibile. Basta appunto un piccolo gesto, basta spegnere una luce, e il più è fatto.

Checché ne dicano i negazionisti dell’evidenza, solo il riscaldamento globale costituisce la più grande minaccia alla sopravvivenza del Pianeta e della vita come la conosciamo. L’Ora della terra vuole riportare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema del cambiamento climatico e gli allarmi della comunità scientifica. Basti pensare alle moltissime specie che sono a rischio, a cominciare dalle regioni artiche, ma anche alla perdita generale di biodiversità in tutto il mondo, Europa compresa.

Ma attenzione, insieme all’allarme abbiamo anche a disposizione la soluzione: una nuova economia, fondata sulla decarbonizzazione, sull’uso efficiente e sul risparmio di tutte le risorse e sulla rigenerazione dei sistemi naturali è l’unica strada per far fronte alla crisi attuale e cercare di minimizzare quelle future. Alcuni Paesi in Europa lo hanno già capito e hanno preso le dovute misure, incentivando a modo ad esempio le fonti energetiche rinnovabili e le economie davvero verdi.

E noi cosa possiamo fare? Nello spirito dall’Ora della Terra, davvero tanto, eppure basta poco. Promuovendo uno stile di vita sostenibile, ad esempio, che ponga al centro l’importanza del capitale naturale e sia capace di farci vivere nei limiti di un solo Pianeta, è possibile dirigersi concretamente verso un futuro altrettanto sostenibile. Insomma, bisogna crederci.

Per questo motivo aderisco con convinzione all’Ora della Terra del WWF, per rispettare il pianeta di oggi e conservare quello di domani. Basta poco, un piccolo gesto per un cambiamento enorme.

Andrea Zanoni

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