ANDREA

ZANONI

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Difendere l’Ambiente in Europa? Più salute e lavoro

Pensare che proteggere l’ambiente serva solo a tutelare il territorio, le falde e i bacini acquiferi, e l’aria è non solo riduttivo ma profondamente sbagliato. Tutelare il mondo in cui viviamo ha un effetto positivo sulla nostra salute e la nostra qualità di vita. Inoltre investire in attività produttive eco sostenibili permetterebbe non solo di smetterla di avvelenarci con le nostre mani ma di creare nuove opportunità per le piccole e medie imprese capaci di innovare e migliaia di nuovi posti di lavoro.

 

Il mio Veneto su questo fa scuola. Secondo il rapporto GreenItaly della fondazione Symbola e Unioncamere, nell’ultimo quadriennio quasi un’impresa su quattro ha investito in tecnologie green a maggior risparmio energetico e a minor impatto ambientale. Con 30.670 imprese verdi (il 9,5% dell’intero Paese), il Veneto è al secondo posto in Italia per numero assoluto di imprese che hanno investito o investiranno quest’anno in tecnologie e prodotti verdi.

 

I numeri parlano da sé: le imprese ecologiche europee producono un fatturato annuo di 319 miliardi di euro (il 2,5% del Pil dell’Ue) e impiegano attualmente 3,4 milioni di persone. Si tratta di uno dei pochi settori economici che ha continuato a crescere in anni di recessione, sia pur meno che prima della crisi. Tra il 2004 e il 2008 sono stati creati circa 600mila nuovi posti di lavoro in questo settore che vanta un tasso annuale di crescita dell’occupazione di circa il 7 per cento. Negli ultimi anni sono stati creati circa un milione di nuovi posti di lavoro verdi e in molti Paesi le tecnologie verdi (dette anche tecnologie pulite) sono già tra i maggiori datori di lavoro dell’economia europea.

 

Di fronte a simili cifre e alla disoccupazione galoppante che sta attanagliando l’Italia, sostenere che tutelare l’ambiente e investire nella green economy costituisce un vezzo superfluo è da irresponsabili. Le potenzialità del nostro Paese sono enormi. Penso all’eco turismo, all’arte culinaria, all’immenso patrimonio artigianale che caratterizza i nostri borghi di provincia e all’arte e cultura che viene sprigionata dalle nostre città.

 

Ho fatto dell’ambiente la mia priorità europea non solo perché sono convinto che sia un piacere/dovere vivere in equilibrio con la natura, ma perché considero una responsabilità politica cogliere tutte queste possibilità anche in termini di impiego per il bene dei cittadini che sono stato eletto a rappresentare in Europa. Se sarò riconfermato al Parlamento europeo, continuerò a fare il possibile affinché l’Ue continui, ancora più di oggi, ad investire nella green economy, nell’eco innovazione e nello sviluppo sostenibile. Insomma, come si dice a Bruxelles: Go Green!

 

Andrea Zanoni 

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