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8 maggio, giornata internazionale contro la vivisezione

 

Oggi 8 maggio è la Giornata mondiale contro la Vivisezione.

Oggi 8 maggio, migliaia di cittadini italiani, europei e non solo, scendono in piazza per dire Basta ad una delle pratiche più barbare e medievali di tutti i tempi: la sperimentazione animale.

In Italia, per precisione a Montichiari in provincia di Brescia, abbiamo il disonore di avere una delle fabbriche di morte peggiori d’Europa: il canile lager di Green Hill.

Il comitato fermare Green Hill stima in circa 900mila i cani che ogni hanno finiscono vivisezionati, ovvero torturati e uccisi, per testare di tutto, e non solo medicinali salvavita.

Infatti i metodi alternativi, rispettosi della vita dei nostri amici animali e sicuri da un punto di vista scientifico, già esistono, anche se le massicce campagne di disinformazione portate avanti dalle potenti lobby farmaceutiche dicono il contrario.

Ebbene oggi il cuore d’Italia e d’Europa dice NO, dice basta a questo massacro indiscriminato.

Per questo motivo da Bruxelles dove mi trovo per la sessione plenaria del Parlamento europeo, voglio unirmi a tutti quei cittadini che stanno scendendo in piazza per invitare le autorità a mettersi una mano su questo cuore e pronunciare una semplice parola: BASTA! Basta alla morte gratuita, basta alla tortura, basta alla vivisezione.

Purtroppo ad oggi la direttiva europea sulla vivisezione di certo non aiuta.

Questo perché, ipocritamente denominata “direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali e ad altri fini scientifici”, non vieta questa barbara pratica ma si limita a regolamentarla”.

Propri domani alla 14° Commissione del Senato verranno presentati gli emendamenti al testo dell’articolo 14 per il recepimento di questa Direttiva Europea.

Le lobby della farmaceutica hanno fatto molte pressioni sui senatori affinché applichino la Direttiva senza restrizione alcuna, anche se l’86% degli italiani è contrario alla vivisezione e vuole vedere Green Hill chiudere prima possibile.

Per questo la è importante dare un segnale forte di partecipazione popolare alla causa anti vivisezione e la manifestazione di oggi va esattamente in questa direzione.

Si tratta senza dubbio di una battaglia difficile, ma da Bruxelles, come Eurodeputato, non mi stancherò mai di combattere”.

 

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