Il Parlamento Europeo approva un fondo indigenti di 3,5 miliardi di euro che garantirà ai 40 milioni di poveri europei un pasto decente e assistenza sanitaria. Zanoni: “Adesso manteniamo questa posizione nei negoziati con i governi nazionali. L’Europa ha il dovere di aiutare tutte quelle persone che si trovano senza lavoro e in preda alle ristrettezze dettate dalla crisi economica”
Oggi il Parlamento europeo ha approvato a Strasburgo (513 favorevoli, 149 contrari, 27 astenuti) la relazione dell’eurodeputata Emer Costello (irlandese, socialista) “sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo di aiuti europei agli indigenti”. L’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni ha così commentato: “Mantenere un fondo di 3,5 miliardi di euro che garantisca a tutti i poveri d’Europa di avere almeno un pasto decente e assistenza sanitaria è il minimo che l’Europa possa fare per aiutare tutti i suoi cittadini in questo momento di difficoltà economica. Adesso bisogna fare il massimo in sede di negoziato con i Paesi membri rappresentati dal Consiglio”.
I deputati hanno chiesto di mantenere il fondo al livello attuale di 3,5 miliardi di euro per acquistare cibo e vestiti per coprire le esigenze di base dei cittadini più poveri d’Europa nel corso degli anni 2014-2020. Adesso l’importo finale da assegnare a questo fondo sarà determinato dal risultato dei negoziati in corso tra il Parlamento e il Consiglio sul bilancio a lungo termine dell’UE. La relazione era stata approvata il 21 maggio scorso in commissione EMPL Occupazione e Affari sociali al Parlamento Europeo.
“Nel 2011 quasi 120 milioni di europei si trovavano a rischio di povertà o di esclusione sociale, il che rappresenta un aumento di sei milioni in due anni, ovvero circa un quarto della popolazione totale di oggi, anche a causa della perdita improvvisa del proprio posto di lavoro – attacca Zanoni – Oltre 40 milioni di persone vivono in condizioni di grave deprivazione materiale. 43 milioni di europei non possono permettersi un pasto decente ogni due giorni”.
L’eurodeputato sottolinea che “ad essere particolarmente a rischio sono i più giovani, con oltre 25 milioni di bambini dell’Unione a rischio povertà ed esclusione sociale nel 2011”.
“Con il fondo che abbiamo chiesto oggi, dopo il voto a cui ho partecipato in commissione EMPL a maggio, vogliamo tendere la mano a queste persone continuando l’esperienza positiva del programma di aiuto per gli indigenti MDP iniziato nel 1987 e che si concluderà a fine 2013”.
“Va inoltre ricordato che queste politiche di aiuto contribuiscono ad alimentare indirettamente il contrasto a furti, rapine ed aggressioni rendendo le nostre città meno pericolose e più tranquille”, conclude l’eurodeputato.
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