Il Commissario Ue all’Ambiente risponde a Zanoni dopo il sequestro di prodotti derivati dalla foca in Italia: evitare che si ripetano casi simili. Zanoni: “La caccia alla foca andrebbe proibita. Almeno le autorità facciano rispettare i regolamenti europei”
“Il recente sequestro di prodotti derivati dalla foca da parte del Corpo Forestale dello Stato italiano, messi in commercio dalle autorità doganali danesi, è stato appurato presso le autorità competenti danesi e italiane. La Commissione porterà la questione all’attenzione degli Stati membri in seno al comitato per la protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante controllo del loro commercio, al fine di evitare casi simili in futuro”. È la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ad Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo sul Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo. “Questo caso potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di un terribile traffico fatto del sangue di migliaia di foche e in aperta violazione con le norme europee”.
Zanoni aveva denunciato in Europa il caso delle calzature (90 pelli grezze e oltre 100 paia di scarpe), realizzate con pelli di foca, prodotte e commercializzate con il marchio Hice Shoes dall’azienda italiana Creative s.r.l. e importate tramite la società danese Salto Sko, sequestrate dal Corpo Forestale dello Stato dopo la denuncia della organizzazioni HSI Humane Society International HSI e Lega Anti Vivisezione LAV.
“Il Regolamento europeo 737/2010 prevede che possano essere immessi sul mercato prodotti originati dalla caccia di popolazione Inuit o altre comunità indigene solo se accompagnati da un documento di certificazione emesso da un’autorità competente riconosciuta dalla Commissione europea”, spiega Zanoni – e questo per evitare che sulla caccia alla foca, di per se già un’aberrazione, si lucri più di quanto purtroppo si fa già”.
Il Commissario Ue aggiunge nella risposta che “il 25 aprile 2013 la Commissione ha riconosciuto il ministero della Pesca, della caccia e dell’agricoltura della Groenlandia tra le autorità autorizzate a rilasciare le certificazioni necessarie per l’immissione sul mercato dei prodotti derivati dalla foca”.
“Personalmente proibirei l’importazione di tutti i prodotti ricavati dalle foche, in quanto si tratta di una caccia barbara e crudele – continua Zanoni – Tuttavia mi aspetto che la Commissione europea faccia il possibile per assicurare il rispetto del Regolamento (CE) 1007/2009 e del Regolamento (UE) 737/2010 e verifichi se ci sono state altre importazioni illegali di prodotti di foca dal 2010 ad oggi”.
“Non possiamo abbassare la guardia contro un contrabbando che vive del più grande e crudele massacro di mammiferi marini nel mondo”, conclude l’eurodeputato.
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