Permessi di caccia omaggio dalla Provincia di Bolzano.

Il Consigliere della Provincia autonoma di Bolzano, Pius Leitner, ha presentato un’interrogazione sulle uccisioni gratuite assegnate dal Presidente Luis Durnwalder. L’europarlamentare Andrea Zanoni ha affermato: «Sono una specie di regalie scandalose, non giustificate e che hanno l’amaro sapore della propaganda elettorale. Questa prassi deve finire subito. Con i miei legali valuterò le azioni da intraprendere»

 

Il 4 aprile 2013, il Consigliere della Provincia autonoma di Bolzano, Pius Leitner, ha presentato l’interrogazione n 3337/13 sottolineando che “il Governatore ha assegnato ogni anno un certo numero di uccisioni gratuite nella zona del demanio provinciale” e chiedendo di sapere quante uccisioni sono state assegnate nel 2012, quali specie di fauna selvatica sono state abbattute e in che misura e chi siano stati i beneficiari.

 

La risposta è arrivata il 16 maggio scorso dal Presidente della Provincia, Luis Durnwalder: nel 2012 sono stati abbattuti con permesso gratuito 84 animali, di cui 20 maschi di capriolo adulti, 20 maschi giovani di un anno, 17 camosci e 18 femmine di camoscio, oltre a 9 cervi.

 

Si tratta dei beneficiari di un permesso di abbattimento di selvaggina nelle foreste del demanio provinciale, individuati dal Presidente altoatesino, Luis Durnwalder.

 

Nella lista allegata alla risposta spuntano diversi nomi illustri dei “privilegiati”: politici, forze dell’ordine, imprenditori, funzionari, miss, slittinisti e medici. Non dimenticando associazioni sia turistiche o che si occupano di bestiame, oppure di cani.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Sono incredulo, ma carte alla mano è tutto vero. Il Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder regala animali da uccidere. Si stanno mettendo in palio animali selvatici che fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato per accontentare amici e conoscenti. È un’operazione che ha l’amaro sapore di un tornaconto elettorale. Questa prassi a dir poco vergognosa deve finire immediatamente. Con i miei legali valuterò le azioni da intraprendere».

 

 

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