Zanoni: «Salvataggio Rospi a Volpago (TV), il Sindaco è responsabile della sicurezza dei volontari»

Il Comune di Volpago (TV) non ha installato le barriere di protezione per gli anfibi lungo la strada SP 77 “Panoramica”, nonostante i continui solleciti del Gruppo Salvataggio Anfibi Provincia di Treviso. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «L’aiuto serve anche per agevolare volontari ed evitare incidenti. Il Sindaco è responsabile dell’incolumità pubblica e non può lavarsene le mani»

 

Nel pieno della migrazione dei Rospi, i volontari del Gruppo Salvataggio Anfibi hanno denunciato la totale mancanza di reti e l’assenza di qualunque tutela in strada, durante il loro lavoro sulla Provinciale 77 “Panoramica”. Questo, nonostante il gruppo abbia inviato solleciti per l’installazione delle barriere di protezione all’Ufficio Tecnico del Comune di Volpago (TV), a partire dalla fine di gennaio.

 

La portavoce del Gruppo, Alessandra Bogo, ha testimoniato una vera e propria mattanza di anfibi adulti schiacciati dalle auto. I Rospi sono arrivati a migliaia con le prime piogge. L’altra sera, i volontari erano presenti per cercare di salvarli in mezzo alle auto che sfrecciavano superando abbondantemente i limiti di velocità previsti sulla Strada Provinciale 77 “Panoramica”. In mancanza delle reti di protezione, i volontari hanno chiesto all’Amministrazione immediati provvedimenti, ovvero il controllo della strada da parte della Polizia stradale e della Protezione Civile durante gli orari dei salvataggi.

 

L’iniziativa “Amico Bufo Bufo” coinvolge anche i bambini delle scuole elementari e dell’infanzia che hanno aderito al progetto oltretutto patrocinato dal Comune di Volpago con lezioni in classe tenute dai volontari e visite al laghetto Benzoi, sempre a Volpago. In questi giorni, duecento bambini divisi in piccoli gruppi sono coinvolti anche nel salvataggio dei Rospi sulla strada.

 

In molte località di migrazione vengono installate le apposite reti di protezione, utili per fermare gli anfibi prima dell’attraversamento della strada. Migliaia di questi piccoli animaletti, preziosi indicatori di un ambiente non ancora compromesso, effettuano al momento del risveglio dal letargo degli spostamenti per raggiungere gli stagni dove riprodursi deponendo le uova. Gli anfibi rientrano tra le specie animali oggetto della tutela prevista dalle normative internazionali, come la Convenzione di Berna del 1979 e dalla Direttiva Habitat 92/43/CE.

 

Oltre al Rospo comune (Bufo bufo), che costituisce la maggior percentuale degli animali recuperati, con le attività di salvataggio vengono tutelate altre 10 specie di anfibi, come il Rospo smeraldino (Bufo viridis), la Raganella italiana (Hyla intermedia), la Rana dalmatina (Rana dalmatina), la Rana di Lataste (Rana latastei), la Rana verde (Pelophylax synkl. esculentus) e anche alcuni esemplari di Salamandra pezzata (Salamandra salamandra), Tritone crestato italiano (Triturus carnifex), Tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris) e Tritone alpestre (Mesotriton alpestris).

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «L’installazione delle barriere protettive richiesta dal Gruppo Salvataggio Anfibi  è la minima misura precauzionale che il Sindaco possa adottare. Il provvedimento serve non solo ad aiutare i volontari nella loro attività, ma anche ad evitare incidenti. Il Sindaco è responsabile della sicurezza e dell’incolumità pubblica e non può rimanere con le mani in mano: la presenza della Polizia Stradale e della Protezione civile sono necessarie a maggior ragione per la presenza sulla strada dei bambini che hanno aderito al progetto. Ricordo al primo cittadino di Volpago che la relazione Gerbrandy, approvata dal Parlamento europeo ad aprile 2012, tutela la biodiversità, considerandola “essenziale ai fini dell’esistenza della vita umana e del benessere delle società, sia direttamente che indirettamente, attraverso i servizi ecosistemici che fornisce”. Invito il sindaco a dare l’aiuto richiesto dai volontari».

 

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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