Andrea Zanoni (IdV) chiede alla Commissione europea di far rispettare il divieto di distruzione dei nidi di rondini e balestrucci obbligando i Paesi membri, come l’Italia, a introdurre oltre ai divieti anche pesanti sanzioni. Da vietare i dissuasori per uccelli, letali anche per queste specie
“L’Unione europea intervenga a punire i trasgressori delle normative comunitarie a tutela dei nidi e uova delle rondini in costante declino in Italia e in tutta Europa”. Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo sul Benessere degli Animali, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea che punta il dito sul ritardo di recepimento della Direttiva 2009/147CE e in particolare sull’assenza totale di sanzioni specifiche. “In questo modo il divieto resta privo di efficacia e resta un mero consiglio”. Attenzione poi alla diffusione dei dissuasori per uccelli, letali anche per le Rondini. “Bisogna proibirne l’utilizzo in tutta Europa”.
Le popolazioni delle rondini, con particolare riferimento alla specie Rondine (Hirundo rustica) e Balestruccio (Delichon urbicum), risultano essere in Italia e in tutta Europa in costante declino. Un un recente studio della Lega Italiana Protezione Uccelli LIPU registra per la Rondine una diminuzione del 25% negli ultimi dieci anni (del 2,1% annua) e per il Balestruccio del 30% negli ultimi dieci anni (del 2,8% annua). “Come se non bastasse in Italia viene fatto sempre più spesso uso negli edifici pubblici e privati dei dissuasori per i piccioni che sulle rondini hanno delle conseguenze mortali, come è accaduto a Vicenza con i dissuasori elettrici che hanno causato la morte decine di rondini e a Castelvecchio Pascoli, frazione di Barga, in provincia di Lucca con i dissuasori multiago”, spiega Zanoni.
“Il problema è che in Italia le disposizioni della direttiva europea che proteggono i nidi e le uova di Rondine (2009/147/CE) sono state recepite con ben 31 anni di ritardo (nel 2010), e senza una sanzione specifica utile a incentivarne l’applicazione – conclude l’eurodeputato – Per questo ho chiesto alla Commissione europea di intervenire per garantire che il divieto della direttiva sia accompagnata da un’adeguata sanzione e che, vista la diffusione e l’effetto letale dissuasori per uccelli, anche questi strumenti vengano banditi in tutta Europa”.
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