ANDREA

ZANONI

Europee 2024

Cerca

OGM, Zanoni scrive ai ministri italiani per bloccare il mais transgenico

L’eurodeputato Andrea Zanoni scrive ai ministri italiani affinché intervengano per bloccare la semina di mais OGM in provincia di Pordenone e per scongiurare altri casi simili.

Il governo italiano vari subito un decreto di clausola di salvaguardia contro la diffusione di queste colture.

 

Vi esorto a mettere al più presto in campo una task force di legali e giuristi per contrastare in particolare le conseguenze della recente ordinanza della Corte UE sugli OGM. Ritengo che sia necessario agire con estrema urgenza, in modo da evitare che fatti simili possano verificarsi in modo diffuso anche nelle altre regioni italiane”. Lo scrive Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ai ministri italiani delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, dell’Ambiente Andrea Orlando, della Salute Beatrice Lorenzin e al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia
Debora Serracchiani, all’indomani della semina di mais transgenico MON810 a Vivaro in provincia di Pordenone.

 

Mi auguro che anche voi condividiate la preoccupazione, mia e di molti cittadini e associazioni (Greenpeace, ISDE, Legambiente, WWF, Slow Food, AIAB, per citarne alcune), che questa semina costituisca un gravissimo attacco al nostro patrimonio in termini di biodiversità, nonché un pericoloso precedente, in quanto gli organismi geneticamente modificati possono riprodursi e moltiplicarsi mettendo potenzialmente a repentaglio il nostro ecosistema”, scrive Zanoni.

 

Il governo italiano deve quanto prima colmare il vuoto legislativo sulla coesistenza tra colture tradizionali e colture geneticamente modificate, vuoto che mi auguro venga colmato al più presto dal nuovo governo Letta”, commenta l’eurodeputato, riferendosi alla recente sentenza della Corte di Giustizia Ue (C‑542/12) “che apre pericolosamente le porte agli OGM in Italia nonostante la maggioranza degli italiani sia contraria”.

 

Sotto accusa i fatti degli ultimi giorni, che hanno visto il coltivatore friulano Giorgio Fidenato, titolare dell’azienda agricola “In Trois” con sede ad Arba in provincia di Pordenone, seminare mais OGM MON810 nel proprio terreno di 6.000 metri quadri, sito in Vivaro (PN), appena dissequestrato in seguito all’Ordinanza della Corte Ue. Sempre nei giorni scorsi, lo stesso Fidenato ha fatto sapere di aver seminato mais transgenico anche in un terreno di 1.000 metri quadri a Mereto di Tomba in provincia di Udine.

 

Per questo Zanoni invita i ministri “ad  attivare con la massima urgenza e senza nessun indugio la clausola di salvaguardia e a prendere in considerazione le misure di cui agli Artt. 34 (Individuazione di rischi emergenti), 53 (Misure urgenti per alimenti e mangimi di origine comunitaria o importati da un paese terzo) e 54 (Altre misure urgenti) del Regolamento (CE) n. 178/2002, anche in riferimento alla nota 0012641-P del 02/04/2013 dell’ex Ministro Balduzzi alla DG SANCO della Commissione europea”.

 

BACKGROUND

 

Nel 2011 il Tribunale di Pordenone aveva disposto il sequestro preventivo, confermato anche dal tribunale del riesame di Padova, di tutti i beni dell’azienda del sig. Fidenato, in quanto erano mancate le autorizzazioni previste dal decreto legislativo n. 212/2001 a piantare sementi geneticamente modificate. Il 22/03/2012 anche la sezione III penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 11148, aveva dichiarato illegali le coltivazioni di OGM non autorizzate. Recentemente, l’Ordinanza della Nona Sezione della Corte UE dell’08/05/2013 ha invece dato ragione a Giorgio Fidenato.

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

Email stampa@andreazanoni.it

Tel (Bruxelles) +32 (0)2 284 56 04

Tel (Italia) +39 0422 59 11 19

Blog  www.andreazanoni.it

Twitter Andrea_Zanoni

Facebook Andrea Zanoni

Youtube AndreaZanoniTV

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa