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Discarica di amianto a Paese (TV), 7500 firme consegnate in Provincia. E Muraro si traveste da Mosole

Andrea Zanoni (IdV) e i cittadini di Paese (TV) consegnano 7500 firme contro la discarica di amianto Terra. “Amareggiato dalle parole del presidente della Provincia Muraro che parla come fosse il titolare della discarica invece che da amministratore pubblico”.

 

Oggi a mezzogiorno Andrea Zanoni, Presidente di Paeseambiente ed eurodeputato IdV, e i cittadini di Paese hanno consegnato una petizione di 7500 firme alla Provincia di Treviso, contro il progetto della discarica di amianto a Paese della ditta Terra. Zanoni: “Deluso e amareggiato dalle parole del Presidente Muraro. Parlava come se il titolare di Terra fosse lui e non Mosole”.

Alla consegna delle firme, oltre a Zanoni ed al Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, erano presenti l’assessore all’ambiente Alberto Villanova, alcuni funzionari della Provincia, l’ex Sindaco di Paese Valerio Mardegan, un consigliere provinciale (Gianluca Maschera di IdV) e quattro consiglieri comunali (Cristina Fucile di IdV, Roberto Foffani e Roberto Gagliazzo del PD  e Stefania Visentin di Con Voi al Centro) ed una ventina di cittadini.

Zanoni: “Grande delusione per quanto affermato da Muraro che di fronte a 7500 firme ha proposto un referendum comunale come se queste firme non contassero nulla”. “Di pessimo gusto poi la battuta che se i consiglieri provinciali votassero No al progetto di discarica potrebbero vedersi fatta causa dalla ditta della discarica come se commettessero un crimine”.

Di fronte all’intenzione di Muraro di voler affrontare la questione “da un punto di vista tecnico”, l’eurodeputato risponde che “ci sono già 80.000 motivi tecnici per dire no alla discarica, ovvero le 80.000 tonnellate di amianto conferite illegalmente nella discarica nel 2006 proprio grazie a una autorizzazione della Provincia poi dichiarata illegittima dal Consiglio di Stato. Si tratta di rifiuti cancerogeni che si trovano proprio dove Mosole vuole oggi aprire una nuova discarica”.

“Sono scandalizzato perché sono le parole che potremmo sentirci dire dal titolare della discarica Terra e non da un amministratore che dovrebbe governare nell’esclusivo interesse dei cittadini”, conclude Zanoni.

L’eurodeputato ricorda come lo scorso 28 novembre la Commissione ENVI Ambiente del Parlamento europeo ha approvato una relazione con la quale si dice in modo chiaro che i rifiuti di amianto non si devono interrare bensì inertizzare, e che i rifiuti cancerogeni non devono essere messi in una discarica per rifiuti speciali, ma solo ed esclusivamente in una per rifiuti pericolosi.

Zanoni ha ricordato a Muraro che lo scorso 21 novembre ha depositato presso la Commissione europea una interrogazione con la quale ha denunciato il conferimento delle 80.000 tonnellate di amianto senza alcuna copertura di valida autorizzazione, chiedendo l’intervento dell’Unione europea.

 

BACKGROUND

 

A Paese, comune di circa 22.000 abitanti in provincia di Treviso, esiste una ex cava dove negli anni sono stati estratti oltre 1.100.000 metri cubi di ghiaia, nella quale è stata successivamente autorizzata una discarica per rifiuti inerti di proprietà della ditta Terra srl del gruppo Mosole. In questa discarica sono presenti circa 80.000 tonnellate di rifiuti di amianto conferiti grazie ad una autorizzazione della Provincia di Treviso (Decreto n.843 del 21 ottobre 2004), dichiarata successivamente illegittima dal Consiglio di Stato (Sentenza n.1329 del 20 marzo 2007), per la violazione della Direttiva 99/31/CE sulle discariche di rifiuti e della Direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale, valutazione ambientale che per detta discarica non era mai stata eseguita.
 
Nonostante una richiesta di bonifica dell’allora sindaco di Paese, Valerio Mardegan, del 3 aprile 2008 alla Provincia di Treviso, questi rifiuti cancerogeni, ad oggi, non sono stati ancora asportati e al momento si trovano depositati a pochissimi metri dalla quota della falda acquifera dalla quale, a valle, attingono l’acqua centinaia di pozzi della rete consortile acquedottistica locale, rete che alimenta di acqua potabile le abitazioni di decine di migliaia di cittadini delle province di Treviso e di Venezia.
 
In data 17 maggio 2012 l’azienda titolare della discarica ha presentato ufficialmente al pubblico un progetto di riclassificazione della discarica da rifiuti inerti a rifiuti speciali allo scopo di conferire nella stessa, ulteriori 460.000 metri cubi di rifiuti contenenti amianto. In tale progetto, però non veniva ancora prevista alcuna bonifica delle 80.000 tonnellate di rifiuti di amianto già presenti e depositate illegalmente e potenzialmente fonte di inquinamento della sottostante falda acquifera e dell’aria.

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni
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