La violenza contro le donne rappresenta una delle piaghe più insopportabili della nostra società ed è un fenomeno è in continua crescita.
In Veneto esistono, a oggi, 26 Centri antiviolenza, 38 Sportelli e 28 Case rifugio.
Queste realtà operano ed offrono consulenza e supporto a migliaia di donne ogni anno, grazie al contributo prezioso di tanti volontari e in grazie a 2,3 milioni dallo Stato e 1 milione dalla Regione di contributi.
In Veneto, invece di alzare la guardia, si rischia una retromarcia che potrebbe portare alla chiusura di molti Centri antiviolenza e di Case rifugio, strutture essenziali per la tutela delle donne vittime di violenza.
Nella Conferenza stato regioni del settembre 2022, che modifica i requisiti minimi che tali Centri devono possedere per essere inclusi tra gli enti meritevoli di sostegno economico, ce ne sono che minacciano l’esistenza di questi centri.
Quello più critico è rappresentato dall'obbligo di dotarsi di un numero telefonico dedicato per garantire la reperibilità H24 e 7 giorni su 7, una previsione che metterebbe di fatto fuori gioco la stragrande maggioranza dei centri.
La Giunta regionale deve intervenire perché a breve l’Intesa sarà operativa, agli operatori servono certezze, percio’ presenteremo una nostra manovra emendativa per aumentare le risorse regionali a sostegno dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio.
Andrea Zanonì