L’aumento dei fondi europei, deciso dal Consiglio Regionale ieri, destinati all’agricoltura biologica e alle pratiche agro-ecologiche nell’ambito della Politica Agricola Comunitaria è una notizia positiva.
Questo è un tema che sostengo da anni attraverso proposte concrete con diversi emendamenti al bilancio.
In Veneto, pecora nera italiana sul biologico, le aree dedicate all’agricoltura biologica non superano il 5%, molto al di sotto dell’obiettivo UE e del Governo del 25% entro il 2030.
Dal 2020 al 2023, il Veneto ha visto una riduzione da 48.000 a 39.500 ettari dedicati al biologico, con una perdita del 18% pari a 8.500 ettari persi.
I 30 milioni di euro supplementari dalla Regione aiuteranno a sostenere le aziende biologiche, proteggere le acque da contaminazione da pesticidi, salvaguardare la salute pubblica dall’utilizzo di sostanze spesso cancerogene come i pesticidi, preservare la biodiversità e combattere i cambiamenti climatici, poiché l’agricoltura biologica richiede meno sostanze chimiche che entrano nell’ecosistema.
Monitorerò attentamente su come verranno utilizzati questi fondi.
Andrea Zanoni