Con il collega Arturo Lorenzoni abbiamo presentato una interrogazione alla Giunta regionale per sapere come intenda far fronte al fabbisogno finanziario generato dallo sbilanciamento tra il canone dovuto al privato, la SIS, e le entrate da pedaggi, molto inferiori al canone.
Infatti, nel primo semestre 2023 il totale dei pedaggi incassati ammonta a 21,98 milioni, che saranno girati interamente al concessionario. Niente se si pensa che il canone da dare al privato per il primo anno è di 165 milioni di euro.
Ma ciò che preoccupa è che anche nella più rosea delle ipotesi, in cui nel secondo semestre si arrivasse a raddoppiare il traffico, le entrate raggiungerebbero quest’anno i 65 milioni, con un buco di circa 100 milioni di Euro.
Questo contratto prevede dei canoni fissati che la Regione, ente concedente deve pagare al privato, pari a 165 Milioni di euro nel 2021 (i lavori hanno un ritardo di qualche anno) fino a 435 milioni di euro l’anno.
Dove si troveranno i soldi per pagare il privato? Con tagli alla sanità, trasporti, scuole, ecc.
I conti della pedemontana sono come un cappio al collo dei veneti che con il passare del tempo si stringe sempre di più!
Andrea Zanoni
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