La Corte di Cassazione ieri 27 novembre ha dato l'ok ai referendum 'anti trivelle' promossi da dieci Regioni, riconoscendo come “conformi a legge” i quesiti referendari volti a bloccare le procedure per l'estrazione di idrocarburi in mare, con l'abrogazione di alcune parti dell'articolo 38 dello “Sblocca Italia” (e di alcune norme collegate) e dell'articolo 35 del “Decreto Sviluppo”.
Il referendum è sostenuto da Veneto, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Campania e Molise. Attestata la correttezza formale dei sei quesiti, ora la parola passa alla Corte Costituzionalità per un giudizio di ammissibilità.
Andrea Zanoni