Il report sui pesticidi che ISPRA pubblicherà a breve certifica l’aumento della diffusione della contaminazione di pesticidi nelle acque superficiali come canali, torrenti, fiumi e laghi e in quelle profonde, ovvero le falde acquifere che di norma alimentano la rete acquedottistica che ci porta l’acqua a casa. Nel 2018 sono stati trovati residui di pesticidi nel 77% dei punti di campionamento delle acque superficiali e nel 36% di quelle sotterranee. In oltre 3 punti di campionamento su 4 di fiumi e laghi italiani si registrano pesticidi derivanti soprattutto dall’uso agricolo. È un trend in ascesa: nel 2016, la presenza di pesticidi si rilevava nel 67% dei punti delle acque superficiali e nel 33% di quelle sotterranee. In provincia di Treviso a causa soprattutto dell’aumento di superficie a prosecco (13.000 ettari in piu’ in soli 8 anni) i pesticidi sono passati dalle 3.300 tonnellate del 2012 alle 4.600 del 2018. Per salvare le nostre acque e la nostra salute serve puntare all’agricoltura biologica. Andrea Zanoni