PER PIETRO GRASSO, EX MAGISTRATO, LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO STRAVOLGE LA COSTITUZIONE E IL CONCETTO STESSO DI LEGALITÀ

L’ex magistrato Pietro Grasso su Repubblica non ha dubbi sulla riforma Nordio: stravolge i principi costituzionali e legalizza l’illegalità.
I PM non potranno ricorrere in appello, delegittimando così il principio costituzionale del giusto processo che prevede parità tra diritto di accusa e di difesa.
Nordio minimizza sostenendo che varrà solo per i reati punibili sotto i 4 anni, dimenticando la riforma Cartabia.
Demolisce l’abuso d’ufficio che creerà vuoti di responsabilità impunite, lasciando potenzialmente campo libero alle infiltrazioni mafiose attratte dai fondi del PNRR.
Vengono demolite le tanto odiate intercettazioni, la “prova sporca” grazie alle quali invece tanto malaffare hanno fatto emergere nel nostro Paese.
In compenso questa riforma prevede tre giudici per emettere il provvedimento di cattura.
Per un sistema giudiziario che da anni vive il drammatico problema del sottorganico vorrei che Nordio spiegasse dove pensa di reclutare questi 500 giudici in più che serviranno ai 165 tribunali già vuoti di organico.
Questa riforma più che migliorare il sistema contro l’illegalità ne stravolge il concetto e sembra il lascito testamentario di Berlusconi, guarda caso il più grande sostenitore di Nordio come Guardasigilli.
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