Oggi è la giornata nazionale del gatto istituita nel 1990 in onore di questo magnifico felino che accompagna moltissimi di noi.
Nella foto c’è Gino: nel 2017 qualcuno ce lo gettò nel giardino di casa, ce ne accorgemmo una mattina di luglio grazie al suo lamento straziante di cucciolo, avrà avuto meno poco più di un mese.
Riuscimmo a salvarlo e fu subito accudito da Gaia, la nostra cagnolina adottata che se ne prese immediatamente cura come se fosse un suo cucciolo.
L’abbandono dei cuccioli di gatto e la nascita incontrollata di migliaia di gatti è un fenomeno crescente ormai fuori controllo a causa dell’aumentata proliferazione di questo felino (qui al nord si registrano cucciolate tardive dovute all’allungamento della stagione calda che causa calori aggiuntivi delle gatte) e alla mancata applicazione delle leggi che prevedono che siano le regioni a fare serie campagne di sterilizzazione.
Se certi presidenti di regione, al posto di fare tanti post sdolcinati sui social coi gatti, applicassero le leggi e finanziassero qualche campagna di sterilizzazione, non saremmo nelle attuali situazioni di emergenza, con le associazioni e le loro migliaia di volontarie e volontari che devono sostituire le autorità pubbliche, correndo giorno e notte come forsennati per recuperare le cucciolate, per di più finanziando molto spesso di tasca propria le costose sterilizzazioni e le cure mediche necessarie.
Ogni anno, durante la votazione del bilancio, presento in Consiglio regionale una serie di emendamenti utili a finanziare le sterilizzazioni ma quasi sempre mi vengono bocciati. Anche quest’anno il finanziamento richiesto per le sterilizzazioni non è stato approvato.
Continuerò a sostenere questa battaglia nelle istituzioni preposte sperando che chi governa il Veneto passi dalle chiacchiere ai fatti.