ANDREA

ZANONI

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NO ai tagli al Corpo Forestale dello Stato

I tagli del Governo Monti al Corpo Forestale dello Stato rischiano di pregiudicarne l’attività fondamentale che oggi tutela l’importantissimo patrimonio ecologico e faunistico italiano. Ieri ho incontrato a Roma Cesare Patrone, Capo del Corpo Forestale dello Stato, e Giuseppe Persi, Primo dirigente della 1° Divisione investigativa, con i quali abbiamo parlato del problema concreto che questi tagli potrebbero porre. Sono convinto che sia fondamentale mantenere la massima efficienza ed operatività del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) che in questi anni ha ottenuto importantissimi risultati ad esempio contro il bracconaggio purtroppo dilagante in Italia.

Tagliare i fondi destinati al Corpo Forestale vuol dire mettere i bastoni tra le ruote a professionisti impegnati quotidianamente nella tutela dell’ambiente e nella protezione dell’intera fauna selvatica. Il loro lavoro è fondamentale per contrastare il bracconaggio, ad esempio nelle valli bresciane, dove ogni anno vengono denunciati centinaia di cacciatori che violano la legge.

 

Penso sia meglio spendere un po’ di più oggi in finanziamenti al Corpo che dover pagare domani milioni di euro a Bruxelles per le multe dovute alle violazioni delle normative comunitarie a causa della caccia illegale. Basti pensare all’attività svolta dal NOA nei vari campi anti bracconaggio, come sull’isola di Ponza o sullo stretto di Messina.

 

Andrea Zanoni

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