La maggior parte dei cittadini europei vive in aree dove si registrano alti livelli di inquinamento dell’aria.
Negli ultimi 20 anni non c’è stata una riduzione sufficiente dell’inquinamento atmosferico per scendere sotto i parametri limite dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’ISGlobal di Barcellona (Istituto per la salute globale) ha analizzato i livelli di inquinamento giornalieri in quasi 1.500 regioni di 35 paesi europei. I risultati dello studio spiegano che il 98% degli europei vive ancora in aree con livelli malsani di Pm2.5. L’80% degli europei vive in aree con livelli insalubri di Pm10 e circa l’86% in zone con una presenza eccessiva di No2.
Purtroppo, come era prevedibile, l’Italia settentrionale è una delle aree dove si registrano i maggiori livelli di Pm2.5 e Pm10 e NO2. In questa zona e nella Pianura Padana in particolare, il livello di inquinamento dell’aria supera anche i limiti previsti dalla direttiva sulla qualità dell’aria. Per questo sono state avviate due procedure d’infrazione contro il nostro paese